Prometheus, nuove spoilerose foto delle creature

 

Ecco alcune nuove foto dal dietro le quinte di Prometheus, la pellicola di Ridley Scott che segna il ritorno del regista alla fantascienza...

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ATTENZIONE: LA NOTIZIA CHE SEGUE CONTIENE IMMAGINI ALTAMENTE SPOILEROSE


 

Visto che Prometheus arriverà in Italia il 19 ottobre, quando, praticamente, sarà già disponibile ovunque in home video (la pellicola è uscita fra la fine di maggio e la prima settimana di giugno praticamente in tutto il mondo, ecco la nostra recensione) dobbiamo ancora adoperare tutte le cautele del caso quando si tratta di news come questa.

Dalla pagina Facebook della Creatures Inc.'s di Conor O'Sullivan (via Prometheus Forum), arrivano delle nuove foto dal dietro le quinte in cui possiamo assistere ai preparativi per il make up degli Ingegneri, tra cui quella in cui compare un Ingegnere Anziano che non è stato poi inserito nella versione finale del prologo del film (che possa finire nell'extended version?).

Potete vedere tutte le foto cliccando su una qualsiasi di quelle proposte qua sotto:

 

 

Parlando con Movies.com, Ridley Scott ha anche discusso circa le caratteristiche di queste creature aliene. Ecco i passaggi più interessanti:

Ho sempre presupposto che queste creature simili a divinità non fossero propriamente ben disposte e di certo non dovevano essere Dio. Come dice la Dottoressa Shaw nel film “Questo non è quello che mi ero immaginata e penso che dovremmo andarcene al più presto via di qua altrimenti non avremo più una casa dove tornare”.

Questo non è necessariamente piantato nel terreno del terzo atto, ma era comunque la direzione da intraprendere perché se avessimo lasciato aperta questa porta – cosa che spero di aver fatto dato che mi piacerebbe molto fare un altro capitolo – si potrà esplorare il posto dove va a finire la Dottoressa Shaw e cosa farà una volta arrivata in quel luogo, perché se è davvero il paradiso potrebbe non essere come ce lo aspettiamo. Il paradiso può essere sinistro e minaccioso. Speravo di riuscire a dare vita a una scena d'apertura ben focalizzata sulla creazione. E' un dono nel senso che il peso e la struttura del DNA di questi alieni è qualcosa che prescinde la nostra immaginazione.

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