Prime, entusiastiche recensioni di Mission: Impossible - Rogue Nation
Sono online le prime, entusiastiche recensioni di Mission: Impossible - Rogue Nation, mostrato alla stampa americana qualche giorno fa
Negli Stati Uniti il film è stato mostrato alla stampa, e negli ultimi due giorni sono uscite le prime recensioni, tutte decisamente positive. Vi riportiamo alcuni spezzoni con i giudizi delle principali testate, mentre in questa pagina trovate la nostra:
EW - "Rogue Nation non sarà il migliore, il più compatto o il più coerente dei film della saga, ma ci vorrebbero più film come questo: thriller senza sosta, intrattenimento ingelligente per chi non sa la differenza tra Quicksilver e Flash - e non è interessato a conoscerla."
HitFix - "Potrebbe essere il film più divertente della saga, e la fotografia di Robert Eldwit è straordinaria: azione girata con coreografie pulite e visibili nelle inquadrature. Il film mi ha deliziato dall'inizio alla fine, e voglio rivederlo in IMAX il prima possibile."
L.A. Weekly - "Più Cruise invecchia, più si affida ai suoi pugni. Il suo corpo è un aggeggio da sogno, e Christopher McQuarrie, sceneggiatore e regista, tiene la cinepresa su di lui come fosse un documentarista che riprende un leone affamato."
Hollywood Reporter - "La formula con cui sono stati mescolati gli ingredienti è famigliare e testata negli anni, questo è sicuro, ma alcuni cocktail vanno giù molto meglio di altri, e McQuarrie e compagnia li propongono con questo film. I dilemmi dei protagonisti sono un po' estremi, le sorprese arrivano da tutte le parti e l'enorme professionalità dimostrata sin dall'inizio da tutta la troupe aumenta la sensazione di essere in buone mani, una sensazione che finisce per essere giustificata."
ScreenCrush: "A questo punto, il franchise di Mission: Impossible è più vicino al mood e allo stile dei classici film della saga di Bond degli ultimi film della saga stessa, che oggi come oggi sono molto più dark e seri. Se siete fan dei gadget da spionaggio, dialoghi brillanti e incredibili stunt girati dal vivo, nessuno nel 2015 lo fa meglio di Mission: impossible. È uno dei vantaggi dell'età di Cruise: è ancora affezionato alla vecchia scuola".
IGN - "Il film è divertente, con folli missioni ricche di suspense, fantasy da spionaggio e abbastanza umorismo da prendere in giro se stesso. [...] È una buona opportunità per portare avanti la serie, ma non cambia molto nel personaggio di Ethan Hunt. È una corsa, spesso spassosa, ma come spesso capita finisce dove era iniziata."
ComingSoon.net: "Anche le migliori scene d'azione sono difficili da apprezzare quando si ha una trama così blanda e poco originale, e un film che sembra così vecchio e ridondante a causa della mancanza di innovazione che ha da sempre definito il franchise."
TheWrap: "Rogu Nation non fa nulla di particolarmente sbagliato, piuttosto fa troppe cose nel modo giusto - quando arriviamo all'inseguimento / combattimento corpo a corpo finale, l'effetto è un po' quello del mal di testa da gelato. Lo sceneggiatore e regista Christopher McQuarrie assembla con competenza ognuna di quelle sequenze, ma il film avrebbe forse beneficiato dell'eliminazione di almeno una di queste sequenze d'azione."
Empire: "Facilmente, e con una certa nonchalance, il migliore del franchise. [...] Il primo atto è magnifico. Ambientato all'Opera di Vienna, con la Turandot in sottofondo (Nessun Dorma), tre personaggi più Ethan si introducono dietro le quinte per portare a termine o impedire (ciascuno secondo il proprio obiettivo) l'omicidio del Cancelliere Austriaco. Ma anziché lanciarsi in una tempesta d'azione sotto caffeina, la scena viene proposta aumentando la tensione via via grazie al montaggio e a un ritmo che diventa sempre più incalzante."
Ethan e il suo team affrontano la loro nuova missione impossibile, la più dura finora: eliminare il Sindacato, un’organizzazione criminale internazionale, altamente addestrata come loro e incaricata di distruggere la IMF.
Nel cast, oltre a Tom Cruise, anche Jeremy Renner, Simon Pegg, Alec Baldwin, Rebecca Ferguson, Ving Rhames, Simon mcBurney, Sean Harris.