Prey: i realizzatori parlano dell'importanza della rappresentazione degli indigeni americani

Per i realizzatori di Prey era doveroso lavorare correttamente, in termini di rappresentazione dei nativi, sia davanti che dietro alla macchina da presa

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Il prossimo 18 settembre, Prey, il prequel di Predator arrivato l'anno scorso in streaming su Disney Plus, concorrerà agli Emmy nella categoria Miglior film tv.

E in una chiacchierata fatta dal regista Dan Trachtenberg e dalla produttrice Jhane Myers con Variety si è parlato proprio di questo anche in virtù del fatto che Myers è la prima donna indigena americana a concorrere, come producer, agli Emmy.

Jhane Myers, nativa americana Comanche e Piedi Neri, spiega circa l'uso della lingua dei nativi e la corretta rappresentazione della lingua e della cultura delle Prime nazioni:

Quelle conversazioni (con Dan, ndr.) non sono state difficili. Era aperto. Inoltre, con Amber [Midthunder] che è nativa così come la maggior parte del nostro cast, è stato naturale. Ecco cosa rende questo film straordinario. Posso dirti questo: fino a oggi, non abbiamo mai litigato.

Aggiunge Dan Trachtenberg:

Jhane ha una somiglianza emotiva con Nadu. Trovarla e avere la sua influenza, non solo nelle cose ovvie ma nel suo legame con la cultura del suo popolo, e lavorare con il costumista per creare i costumi è stato fondamentale.

Trovate tutte le informazioni sul film nella nostra scheda!

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FONTE: Variety

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