Pose, Billy Porter rivela di essere sieropositivo: "È tempo di crescere, la vergogna è distruttiva"
Billy Porter, protagonista di Pose, rivela di essere sieropositivo da 14 anni e racconta perché ha vissuto nel silenzio finora
Porter ha ricevuto la sua diagnosi nel 2007 quasi per caso:
Appartengo alla generazione che avrebbe dovuto sapere bene di cosa si trattava. Eppure è successo. Era il 2007, l'anno peggiore della mia vita. Sono rimasto sull'orlo del precipizio per un decennio circa, ma il 2007 è stato l'anno peggiore. A febbraio mi hanno diagnosticato il diabete di tipo 2. A marzo, sono andato in bancarotta. E a giugno, mi hanno diagnosticato la positività all'HIV. La vergogna che provai, sommata alla vergogna che provavo da tutta una vita, mi costrinse al silenzio, e ho vissuto con quel silenzio per 14 anni. Essere sieropositivi, da dove vengo io, nella chiesa pentecostale, con una famiglia molto religiosa, significa punizione divina.
Nel 2007 è crollato tutto.È stato del tutto casuale. Avevo un foruncolo sul mio sedere, è cresciuto sempre di più ed è diventato sempre più duro, poi ha iniziato a farmi male. Un giorno mi sono detto: "Devo andare a farmi vedere". Sono andato alla clinica Callen-Lorde e la favolosa all'accoglienza mi ha detto: "Vuoi fare un test? Costano solo dieci dollari". E mi son detto: "Sì, sì, è venuto il momento". Ne facevo uno ogni sei mesi, come è giusto che sia. Quindi sono andato a farlo, mi sono fatto togliere il foruncolo e a quel punto il dottore è rientrato e mi ha fissato. Ho risposto: "Che c'è?" Si è seduto, e io ho iniziato a dire: "No. Noooo." E mi ha risposto: "Il tuo test è positivo".
Per molto tempo, nessuno che avesse bisogno di saperlo l'ha saputo - tranne mia madre. Stavo cercando di avere una vita e una carriera, e non sapevo cosa sarebbe successo se le persone sbagliate l'avessero saputo. Sarebbe stata un'altra arma a disposizione di certe persone per discriminarmi, in una professione già intrisa di discriminazione.
[...] Ma ora, sto facendo tutto questo per me. Ho troppa roba da fare, e non voglio più avere paura.
Pray Tell è un personaggio fantastico, mi ha permesso di dire tutto quello che volevo dire...attraverso un surrogato. I "muscoli" che uso per dissociarmi e compartimentalizzare sono molto, molto forti, e quindi non avevo idea del fatto che fossi totalmente traumatizzato. Ero finalmente che qualcuno mi prendesse sul serio come attore!
Steve Canals, co-creatore della serie, ha rilanciato sui social l'intervista di Porter:
For 3 seasons on #PoseFX @theebillyporter has told the story of a Black queer man living with HIV. For 3 seasons he’s told HIS story! Thank you, Mr Porter, for trusting me enough to help tell it. Love you ❤️ @THR @PoseOnFX https://t.co/MWggdyORxV
— Steven Canals (@StevenCanals) May 19, 2021
My truth. In my time. Thank you @THR. https://t.co/QWLe8jfdrc
— Billy Porter (@theebillyporter) May 19, 2021
Vi ricordiamo che l'ultima stagione di Pose va in onda in queste settimane negli Stati Uniti su FX. L’ultima stagione è composta da sette puntate che faranno un salto in avanti dal punto di vista temporale: gli eventi sono infatti ambientati nel 1994, anno in cui Blanca si è lasciata il passato alle spalle e cerca di trovare un equilibrio tra i suoi impegni come madre, quelli come partner e il suo lavoro come assistente in campo medico. L’AIDS, nel frattempo, diventa la causa principale di morte tra i cittadini americani nella fascia di età tra i 25 e i 44 anni. Pray Tell deve quindi fare i conti con degli inaspettati limiti causati dalla sua salute, mentre i membri di House of Evangelista devono lottare per mantenere la propria posizione.
Co-creata da Canals, Brad Falchuk e Ryan Murphy, Pose è entrata nella storia nel 2018 come la serie con il cast più ampio di sempre composto da persone transgender in ruoli principali, incluse MJ Rodriguez, Dominique Jackson, Indya Moore e Hailie Sahar. Nessuna serie ha un cast più ricco di attori e attrici appartenenti alla comunità LGBTQ (stesso dicasi per il team dietro le quinte, estremamente diversificato tra membri della comunità nera e LGBTQ), nel 2019 Billy Porter è stata la prima persona apertamente omosessuale a vincere l’Emmy come migliore attore protagonista. Janet Mock è stata la prima donna trans a scrivere e dirigere un episodio di televisione grazie a Pose.
In Italia Pose è disponibile su Netflix.
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