Pirati dei Caraibi, Keira Knightley riflette sui lati negativi della fama ottenuta da giovane
Keira Knightley aveva solo 18 anni quando il primo film della saga di Pirati dei Caraibi la proiettata improvvisamente nello stardom...
Keira Knightley aveva solo 18 anni quando il primo film della saga di Pirati dei Caraibi è esploso al botteghino come un fulmine a ciel sereno lanciandola, improvvisamente, nello stardom mondiale.
Ho avuto un ingresso repentino nella vita adulta, un approdo che è avvenuto in maniera decisamente estrema perché ho avuto quest'esperienza di fama e notorietà quando ero molto giovane. C'è questo posto in cui le donne, pubblicamente, dovrebbero "sedersi divertite" ma non mi sono mai trovata a mio agio. È stata una scossa non indifferente. Venivo giudicata in base a ciò che proiettavo di me. Elizabeth [il suo personaggio in Pirati dei Caraibi, ndr.] era diventata l'oggetto della lussuria di tutti. Non che fosse una che non lottasse e non avesse conflitti in lei. Ma è stato interessante il passaggio dall'essere sempre stata percepita come un maschiaccio a essere vista come l'esatto opposto. Mi sono sentita molto limitata e bloccata. Per questo, coi ruoli successivi, ho cercato di uscirne.
Attualmente, ci sono due film di Pirati dei Caraibi che Jerry Bruckheimer sta sviluppando insieme alla Disney, uno che sarà una “storia corale” e uno con Margot Robbie che sarà messo in cantiere in seguito.
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FONTE: Harpers' Bazaar