Piove vince il ricorso: tolto il VM 18
Piove di Paolo Strippoli ha vinto il ricorso al Tar del Lazio: il divieto ai minori di 18 anni per l'horror è diventato vm 14
Piove ha vinto il ricorso al Tar del Lazio dopo che per due volte la commissione ministeriale per la classificazione delle opere aveva rigettato l'autoclassificazione del film come VM 14 da parte della casa di produzione Propaganda Film, e quindi aveva assegnato il divieto ai minori di 18 anni.
Seppur il film Piove presenta indubbiamente delle scene di violenza (che del resto è un contenuto tipico o 'strutturale' del genere cinematografico 'horror' cui la pellicola è ascrivibile), questa non assume intensità e forza tali da renderlo inidoneo alla visione da parte, genericamente, di tutti i minori di 18 anni, non condividendosi, sul punto, la valutazione estrinsecata dalla Commissione.
[...] L’obiettivo del film (quale del resto tipico della cinematografia di riferimento) è quello di creare nello spettatore un momentaneo senso di paura e terrore, giocando sul soprannaturale, e dunque su situazioni niente affatto reali né verosimili, ma del tutto irrazionali, immaginifiche, impossibili a verificarsi nella realtà quotidiana. E di ciò lo spettatore ne è perfettamente consapevole: in particolare, si ritiene che, per giungere a tale comprensione, sia sufficiente un grado di maturazione psicofisica che implica non necessariamente un pieno, completo ed esaustivo sviluppo delle facoltà intellettive e cognitive dell’individuo (che l’ordinamento presume raggiunto una volta compiuta la maggiore età"
Fonte: Cinecittà News