Peter David racconta All-New X-Factor

Peter David risponde alle domande dei fan e ci regala un quadro generale dei suoi All-New X-Factor

Alpinista, insegnante di Lettere, appassionato di quasi ogni forma di narrazione. Legge e mangia di tutto. Bravissimo a fare il risotto. Fa il pesto col mortaio, ora.


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All-New X-Factor è una delle grandi sorprese attualmente in corso in casa Marvel, con dati di vendita che vanno oltre le aspettative della vigilia del suo rilancio. Siamo certi, e la scommessa è davvero facile, che gran parte del merito vada a Peter David e ai testi che uno dei maestri contemporanei dei comics ha messo al servizio del gruppo mutante più corporate dell'universo Marvel. Oltre che agli splendidi disegni del nostro Carmine Di Giandomenico, ovviamente.

David ha discusso il suo approccio con i giornalisti di Comic Book Resources, confermando che la dimensione di soap opera mutante è al centro dei suoi pensieri narrativi. Le difficoltà di Polaris a interpretare il proprio ruolo di leader, gli scrupoli di Quicksilver nei confronti della sorellastra, che sta sostanzialmente spiando per conto di Havoc, il travaglio interiore di Danger e la storyline che vede Jamie Madrox, l'Uomo Multiplo, coinvolto in vicende piuttosto shoccanti di cui non vogliamo rivelarvi nulla. Ma si tratta davvero di momenti piuttosto forti e coraggiosi per un fumetto mainstream.

David ha chiarito che i membri di X-Factor sono sei e tali rimarranno. Durante i precedenti cicli di storie i fan si lamentavano per i troppi personaggi coinvolti. Poi hanno adorato archi narrativi che avevano per protagonisti una moltitudine di mutanti. Ora non fanno che chiedere chi si aggiungerà al gruppo. Riposta: nessuno.

David conferma inoltre i suoi piani per quanto riguarda l'approfondimento dei rapporti interpersonali tra i membri del gruppo e gli impiegati della Serval Industries, lo sponsor del team. Ci saranno intrecci sempre più profondi dal punto di vista umano tra i dipendenti dell'azienda di Harrison Snow e i mutanti guidati da Lorna Dane. A proposito del logo della Serval, nata dalla sua penna e sulle pagine di X-Factor, che ora compare qua e là anche in altre testate Marvel, David ha chiarito che tutto dipende dagli editor della casa editrice e non ci sono in programma attualmente crossover strutturati.

Stimolato dalle domande a dare una definizione di carattere psicologico ai suoi personaggi principali, lo sceneggiatore ha definito Gambit come vittima di una forma accentuata di narcisismo, Polaris come una personalità borderline bipolare e Quicksilver... come un semplice cretino. Una splendida fotografia dell'attuale situazione interna al gruppo di mutanti che sta facendo più parlare di sé e che sta dando vita a una serie davvero interessantissima.

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Fonte: Comic Book Resources

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