Pet Sematary: nel cast anche John W. Lawson, sostenitore dei diritti dei disabili con le mani amputate
John W. Lawson, paladino dei diritti dei disabili, è entrato a far parte del cast del nuovo film di Pet Sematary che per Paramount+.
Si tratta di un ingresso importante visto che Lawson è sostenitore dei diritti dei disabili sin da quando ha perso le mani all'età di 30 anni.
"Spero che questo film non solo offra più opportunità per un vecchio come me che non ha le mani, ma anche per tutta la comunità disabile" ha commentato Lawson.
Ricordiamo che nel 2019 è approdata nelle sale l’ultima versione dell’opera diretta da Kevin Kölsch e Dennis Widmyer.
Qua sotto trovate la descrizione ufficiale dell’opera letteraria di King:
Il dottor Louis Creed ha appena accettato l’incarico di direttore sanitario dell’Università del Maine, e con un certo entusiasmo: posizione di prestigio, magnifica villa di campagna dove Eileen e Gage, i suoi bambini, possono crescere tranquilli, vicini gentili e generosi in una cittadina idilliaca lontana dal caos metropolitano. Persino Winston Churchill, detto Church, il loro pigro e inseparabile gattone, sembra subito godere dei vantaggi della nuova situazione. Ben presto, però, la serena esistenza dei Creed viene sconvolta da una serie di episodi inquietanti: piccoli incidenti inspiegabili che coinvolgono i bambini, pericolosi e giganteschi camion che sfrecciano sulla superstrada proprio sotto casa Creed, incontri diabolicamente sorprendenti e, soprattutto, sogni. Sogni oscuri e terribilmente realistici che perseguitano Louis da quando ha visitato il Pet Sematary, il cimitero dove i ragazzi di Ludlow seppelliscono da sempre i loro animali domestici. Ufficialmente. Perché oltre quella radura, nascosto tra gli alberi, c’è un altro terreno di sepoltura, ben più terrificante. Un luogo carico di presagi e di richiami, spaventosi quanto irresistibili, provenienti da un altro mondo. Un luogo dove al dottor Creed toccherà una scoperta raggelante: a volte è meglio essere morti… Pet Sematary, definito dal Washington Post «folle, potente, disturbante», è un vero e proprio classico della letteratura horror, ispirato, parola di King, da un leggendario racconto popolare: La zampa di scimmia.
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