Per le società di post-produzione l’effetto dello sciopero non è mai finito
Le società di post-produzione rischiano di chiudere prima che arrivino film a cui lavorare (che ora sono in fase di riprese).
È la coda lunga dello sciopero degli sceneggiatori e degli attori. I picchetti sono finiti, ma il loro effetto ancora si ripercuote (e a lungo si ripercuoterà) sul resto dell’industria. I sindacati hanno rappresentato le due categorie di lavoratori, ma lo stop ha coinvolto tutta la filiera causando danni economici e costringendo tanti professionisti indirettamente coinvoltia resistere insieme.
Secondo la Hollywood Professional Association che rappresenta parte delle imprese di post-produzione la situazione è destinata a peggiorare ancora prima di migliorare. Da agosto la situazione è grave, tanto che in una lettera aperta l’HPA ha chiesto al governo e all’industria di stanziare aiuti. Si stima che alla fine degli scioperi il settore fosse al 10% della sua capacità lavorativa. Bisognerà aspettare la fine di febbraio per ritornare a volumi significativi che possano consentire di reggere in piedi il sistema.
Data la grande richiesta di VFX di Hollywood, la crisi non conosce confini. Rising Sun Pictures, società australiana, ha annunciato numerosi licenziamenti. Stessa situazione per l’europea Goodbye Kansas che ha annunciato la bancarotta di sue cinque sussidiarie. Il settore era già in crisi dopo il Covid quando molti professionisti hanno lasciato il lavoro (o sono stati allontanati per via di difficoltà finanziarie) senza poi fare ritorno una volta ripresa le attività.
Gli studi indipendenti che avevano firmato accordi con SAG-AFTRA per continuare le loro produzioni hanno generato un volume di lavoro troppo basso, soprattutto per via del poco budget a disposizione.
L’attuale situazione della stagione 2023-2024 per l’industria è come un filo appeso a un muro. Immaginiamo che dall’altro capo ci sia un braccio che lo muove dall’alto al basso. Questo movimento ha generato un’onda. Questa adesso ha passato il centro, sta per arrivare verso la fine del suo percorso. Quando questo accadrà ci saranno ancora società che si occupano di post-produzione. La loro conformazione, l’estensione e i luoghi in cui operano potrebbero però cambiare radicalmente.
Fonte: Indiewire