Per la Skydance il franchise di Terminator non è sospeso, quanto in fase di riaggiustamento

Il Media Chief Creative Officer della Skydance rivela che il franchise di Terminator non è ancora morto

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Tempo di nuovi aggiornamenti sul franchise di Terminator, a pochi giorni di distanza dall'articolo dell'Hollywood Reporter che parlava di "sospensione a tempo indeterminato" per l'epopea dei cyborg killer venuti dal futuro (trovate tutti i dettagli in questo articolo).

Ad affrontare la questione in un panel organizzato da The Wrap è Dana Goldberg, Skydance Media Chief Creative Officer, che afferma: la saga non è sospesa quanto in fase di riaggiustamento.

"Sì, vogliamo che il franchise di Terminator compia un altro passo in avanti", sostiene l'exec che circostanzia l'affermazione analizzando l'esito di Terminator: Genisys secondo l'ottica degli incassi globali:

Fortunatamente, viviamo in un mondo dove gli incassi domestici sono importanti, ma non allo stesso livelli di 10, 15 anni fa. Per Terminator, abbiamo riscontrato che i mercati internazionali hanno prestato attenzione al film, ma non abbiamo intenzione di prendere i numeri statunitensi alla leggera.

Il film di Alan taylor, lo ricordiamo, ha raccolto 90 milioni di dollari negli USA e 350 nel resto del mondo.

Goldberg spiega poi che la Skydance ha intenzione di analizzare in maniera accurata quello che ha funzionato presso il pubblico:

Useremo dati e ricerche per uno studio a carattere globale e ci rivolgeremo al pubblico per capire quello che hanno amato e, magari, quello che non ha funzionato, così da indirizzare il prossimo film nella giusta direzione.

Ovviamente, vi terremo aggiornati...

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