Penny Dreadful: il creatore John Logan parla della genesi dello show e del suo futuro
John Logan, creatore della serie Penny Dreadful, ripercorre le tappe che hanno portato alla creazione dello show e anticipa qualche dettaglio sul suo futuro
In una recente intervista rilasciata al sito HuffingtonPost, il creatore di Penny Dreadful, ha rivelato molti dettagli e curiosità sul progetto televisivo, ecco alcune delle più interessanti:
Il creatore della serie, John Logan, ha spiegato che, in realtà, quelli sono solo elementi secondari in un racconto dedicato alla fragilità dell'animo umano e alle questioni di identità. Secondo Logan, infatti, al centro della storia è la spinta tra quello che si vuole e il pericolo di ottenerlo. L'autore, già impegnato in film come Hugo, Skfyalll e Il Gladiatore, ha poi aggiunto che sarebbe stato impossibile ambientare la sua prima serie televisiva nella società contemporanea.
John ha ricordato come sia sempre stato attirato da storie diverse dal solito, da mondi diversi, del passato e del presente, perché trova molta gioia nell'esplorarli.
Penny Dreadful è riuscito a conquistare l'attenzione anche da chi non ama il genere horror perché è impossibile distogliere lo sguardo dal mondo macabro e fantastico, in cui si intrecciano temi molto umani, che sollevano domande sincere sulla natura degli individui e sul loro potenziale, buono o cattivo.
Logan si augura che la particolare ambientazione storica, il suo linguaggio del passato, e gli elementi più colti non allontanino eccessivamente gli spettatori dal sintonizzarsi sullo show, soprattutto ora che sta inizando la produzione della seconda stagione.
Essendo la sua prima serie, sapeva che sarebbe stato un impegno in grado di cambiargli la vita, specialmente se avesse ottenuto il successo e fosse stato confermato per una seconda stagione. Per ideare Penny Dreadful sono stati necessari circa dieci anni per curarne tutti i dettagli. Logan è un appassionato di horror, ha letto fumetti e guardato tutti i film del genere, anche se non aveva mai realizzato un progetto di quel tipo.
Come sceneggiatore è stato attirato dalla complessità dei personaggi perché i generi horror, science fiction, western e noir permettono di far manifestare ai personaggi i propri angeli e i propri demoni in senso letterale, facendoli emerfere in modo fisico. Questo aspetto permette di avere un modo entusiasmante di giocare con la dualità centrale di quello che significa essere uomo, un mostro, una donna.Penny Dreadful diventa quindi una storia in grado di esplorare come non si possa resistere a far emergere la propria natura, ma a volte si debba farlo nei confronti di quello che si vuole perché, come mebro di una società, si è obbligati a limare i propri obiettivi e si richiede un'interazione con altre persone e che i propri comportamenti non si riflettano in modo dissonante o doloroso. Logan ha però ricordato che tutti abbiamo un demone, dei desideri, degli impulsi sessuali, psicologici, economici, e il desiderio di esprimerli in un modo veramente estremo. Questo attrito tra impulsi è uno degli elementi principali dello show.
La seconda stagione è stata molto più semplice da scrivere perché sapeva già il contributo degli attori e le "voci"dei personaggi. Questo aspetto, però, lo ha reso anche una sfida più grande perché si è reso conto che il suo cast è in grado di fare tutto, essendo interpreti senza paura, che non pongono dei limiti. John Logan ha poi sottolineato che Penny Dreadful, pur essendo uno show dark, è incredibilmente caloroso e porta in superficie l'anima dei personaggi, spiegando chi sono e ricordando come siamo tutti delle creature fragili e vulnerabili e, anche se siamo mostri, potenzialmente letali, siamo al tempo stesso molto delicati.
David Nevins, durante gli anni in cui Penny Dreadful era ancora in fase di sviluppo, gli ha ricordato che tutte le serie riguardano le famiglie e questo aspetto è stato tradotto in molti dei suoi progetti. La prima stagione è quindi stata dedicata al fatto che una famiglia dovesse essere riunita. Logan aveva da poco provato la dolorosa esperienza della morte di suo padre, dopo una lunga malattia. L'esperienza è stata così profonda che ha dovuto esprimere quello che provava nello scrivere, dando così vita al settimo episodio.
Nella seconda stagione, grazie al successo del primo ciclo di episodi, Logan avrà modo di esplorare maggiormente i testi dei grandi classici come Dracula, Frankenstein, e Il ritratto di Dorian Gray. Ora che la famiglia al centro della trama si è riunita, i suoi membri possono essere diversi, muoversi in direzioni differenti e inedite. Nelle nuove puntate i personaggi che non si sono ancora riuniti potranno farlo e si potrà sfruttare maggiormente la loro complessità. La prima stagione ha permesso di introdurre i vari tasselli, ora lo sceneggiatore potrà giocare con loro.
Nella seconda stagione verranno introdotti anche nuovi personaggi, dopo aver sfruttato la ricerca di Mina e la scelta dei vampiri come nemici prinicpali. Nella seconda stagione l'anagonista sarà un essere umano, o almeno in parte, ovvero Madame Kali. L'attrice Helen McGrory interpreterà il personaggio e Logan ha già collaborato con lei per due volte ela stima molto. Il creatore di Penny Dreadful sapeva già cosa avrebbe voluto mostrare del personaggio in una potenziale seconda stagione e l'attrice sarà una presenza regolare nni prossimi episodi; sarà presente in otto delle dieci puntate. Si sfrutterà per la trama il fatto che sia un'esperta di egittologia. In futuro ci saranno però nuovi nemici, sfide e avventure, che allontaneranno i personaggi da Londra.
Logan spera di poter esplorare il passato e le origini dei vari personaggi in modi diversi.
Nonostante ci siano molti elementi duri e sanguinosi, la serie è riuscita, secondo il suo creatore, a toccare anche altri tasti come quelli della solitudine e della tristezza, della gioia, dell'umorismo, dell'avventura, azione, mistero.
Nella seconda stagione l'atmosfera rimarrà comunque cupa e Harry Treadaway, ad esempio, non avrà alcuna scena felice, come però quasi tutti i personaggi.
Il punto di partenza è sempre stato il personaggio di Vanessa Ives, perché è da lì che è nata l'idea della serie, anche se dopo è diventato uno show collettivo e nei prossimi episodi emergeranno anche altri personaggio.
Una delle fonti di ispirazione dello sceneggiatore è stato il libro Inventing the Victorians, in cui si sostiene che la società dell'epoca è più simile alla contemporanea di quanto si potrebbe pensare e chi ha vissuto in quegli anni apprezzava profondamente il colore, la sessualità, e non si classificavano le persone in pase ai loro gusti sessuali o la professione, come quella delle prostitute. Nonostante fossero molto liberi per molti aspetti, in altre situazioni l'epoca era fin troppo formale. Uno dei momenti più sconvolgenti della prima stagione è avvenuto nel secondo episodio, quando Vanessa Ives va a una festa senza indossare i guanti perché questo rappresentava una grande provocazione.
I cittadini dell'epoca vittoriana erano particolarmente esuberanti per quanto riguarda la vita, erano sicuri di se stessi ed è stata poi la morte dell'impero britannico a creare qualche problema e cambiare il loro atteggiamento rispetto a quello degli americani. Secondo John è stata l'ansia a dare vita a molte opere horror in quel periodo, perché si dava voce alle proprie paure e ansie.
Logan voleva una protagonista femmile e ha amato molto le opere di Wilkie Collins che l'hanno influenzato in questa sua scelta. La sua protagonista avrebbe dovuto essere una donna, ma non dalle caratteristiche maschili, piuttosto con degli atteggiamenti tipici della sua epoca, e diventando quasi una luce che guida e attira gli altri.
Nella seconda stagione Vanessa dovrà interagie con più personaggi e questo sarà uno degi elementi essenziali delle puntate, come in passato, perché il suo personaggio permette proprio di rappresentare la differenza tra quello che si vuole e i pericoli di ottenere ciò che si desidera.