Paul Schrader su Kevin Spacey: "Ci sono crimini nella vita ma non nell'arte"
Fa discutere il commento, poi cancellato, di Paul Schrader riguardo alla vicenda di Kevin Spacey
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Dopo il passaggio all'edizione 2017 del Festival di Venezia, First Reformed di Paul Schrader è uscito quest'anno negli Stati Uniti e così ora sta ottenendo numerosi riconoscimenti ai primi premi della critica, tanto che si inizia a parlare di concrete possibilità anche agli Oscar.
Il regista di film come The Canyons e American Gigolò e sceneggiatore di Toro Scatenato e Obsession è finito però al centro di una polemica nelle ultime ore, quando ha deciso di pubblicare su Facebook un post raccontando di una recente vicenda nella quale gli è stato proposto di dirigere un film. Traduciamo il post:
Il post è stato cancellato nelle ore successive, dopo la relativa pioggia di critiche, e c'è chi ritiene che questo commento possa compromettere una possibile corsa agli Oscar vista la sensibilità dell'Academy su tale argomento. Voi cosa ne pensate? Ditecelo nei commenti!
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Mi è stato mandato uno script ieri. Uno script molto, molto, molto buono che urlava Kevin Spacey come protagonista. Ho detto al produttore che lo avrei diretto solo se avessimo potuto coinvolgere Kevin. Il produttore mi ha risposto che non era possibile. Credo che ci siano crimini nella vita e non crimini nell'arte. Spacey dovrebbe essere punito per qualsiasi crimine abbia personalmente commesso. Ma non per l'arte. Tutta l'arte è un crimine. Punirlo come artista sminuisce l'arte. Mettete Celine in carcere, mettete Pound in carcere, punite Wilde e Bruce se dovete, ma non censurate la loro arte.
https://twitter.com/kevinpokeeffe/status/1068570239154085888
Fonte: ThePlaylist