Paul Schrader paragona la cancel culture alla variante Delta, citando Kevin Spacey e Johnny Depp

Paul Schrader è tornato a parlare di cancel culture e dell'impatto sulla vita di alcuni artisti, menzionando Kevin Spacey e Johnny Depp

Redattrice per badtaste, illustratrice e concept artist.


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In una recente intervista con Deadline, Paul Schrader è tornato a parlare di cancel culture e dell'impatto sulla vita di alcuni artisti. Qualche mese fa, ricordiamo, si era espresso a favore di Kevin Spacey in quanto attore spiegando che "ci sono crimini nella vita ma non nell’arte".

Per il regista si tratta di un fenomeno preoccupante:

Sempre più carriere stanno finendo, non per accuse criminali, ma per accuse personali, che si tratti di Kevin Spacey, Scott Rudin e Johnny Depp. Sono finiti per essere vittima della cancel culture. È contagiosa, come la variante Delta. Se il tuo amico ti dice: "Stanno dicendo cose orribili su di me, ma non sono vere", hai paura di sostenerlo pubblicamente per paura di prendere lo stesso virus.

Schrader è a Venezia per presentare Il collezionista di carte, con protagonisti Oscar Isaac, Tiffany Haddish, Tye Sheridan e Willem Dafoe che sarà distribuito in Italia da Lucky Red in collaborazione con Universal.

Questa la sinossi ufficiale:

Raccontato con l’intensità che è da sempre il marchio di fabbrica dello sceneggiatore e regista Paul Schrader, THE CARD COUNTER (Il collezionista di carte) vede come protagonista Oscar Isaac nel ruolo di William Tell, un ex militare che vive nell’ombra come giocatore d’azzardo di piccolo cabotaggio. La vita meticolosa di Tell viene scossa dall’incontro con Cirk (Tye Sheridan), un giovane in cerca di vendetta contro un nemico comune. Con il sostegno della misteriosa finanziatrice La Linda (Tiffany Haddish), Tell porta Cirk nel circuito dei casinò per condurlo su una nuova strada. Dei fantasmi del passato, però, non ci si libera così facilmente…

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