Patagonia: Simone Bozzelli ci svela i primi dettagli sul suo primo film

Poco dopo l'annuncio che Patagonia debutterà in concorso a Locarno, Simone Bozzelli ci ha svelato qualche dettaglio sul suo film

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Patagonia, il primo lungometraggio diretto da Simone Bozzelli, debutterà in concorso alla 76 esima edizione del Locarno Film Festival, che si terrà dal 2 al 12 agosto nella cittadina svizzera. In occasione dell'annuncio, abbiamo avuto il regista come ospite di Cinema e Serie Tv con Nonno Alò su Twitch.

Dopo aver fatto un lungo parallelismo con la serie tv The Idol e aver parlato de Il filo nascosto, Bozzelli si è sbottonato su Patagonia, che racconta anche una storia d'amore dove ci sono "piaceri e dispiaceri" e che no, non è ambientato in Patagonia:

La cosa interessante di questi film è che c'è un agente di contrasto che le esaspera, come l'avvelenamento e la fame, il successo e lo stare su un palcoscenico con il mondo ai tuoi piedi... Piccole metafore che servono a raccontare queste dinamiche di potere all'interno della relazione. Patagonia è ambientato per metà in feste di compleanno per bambini e per metà in rave party per adulti! C'è questo personaggio, questo idol, una specie di trentenne peter pan che non può non stare in festa. E poi c'è Yuri, il protagonista, che è una specie di Candide, che lo segue... E poi iniziano le cose tra loro.

...E incontra il lupo, se così possiamo chiamarlo. Ma c'è il cacciatore? Hank Azaria dice che è lui il cacciatore in The Idol.

Beh, c'è il matto, se vogliamo dirla alla Fellini de La Strada. C'è qualcuno che può dare una speranza di uscita da questa spirale affettiva un po' disarmoniosa.

[...] È una storia d'amore quindi?

Sì sì, totalmente.

PATAGONIA: LA TRAMA

Yuri (Andrea Fuorto) ha vent’anni e vive con l’anziana zia una vita ovattata nel grembo del piccolo paese abruzzese che è tutto il suo mondo. Ad una festa di compleanno incontra Agostino (Augusto Mario Russi), animatore girovago e incantatore di bambini, che gli promette l’indipendenza che Yuri non sapeva di stare cercando.

Vincitore della Settimana Internazionale della Critica a Venezia 2020 con il corto J’ador e autore, ta le altre cose, del videoclip di I Wanna Be Your Slave dei Måneskin, Bozzelli è stato intervistato da noi due volte in passat:

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