Passengers: Ruben Östlund racconta l'idea che i produttori bocciarono per il film con Pratt e Lawrence
Ruben Östlund ha svelato quale idea ha provato a sottoporre ai produttori per Passengers, prima che il progetto passasse nelle mani di Morten Tyldum
C’era un film che volevo fare e che hanno realizzato da poco: era Passengers. Ma io volevo cambiarne l’impostazione: il protagonista era un uomo che si svegliava su un’astronave, e volevo che negli altri pod ci fossero, addormentati, i membri della sua famiglia, ovvero sua moglie e i suoi figli. Poi c’era il dilemma se morire o meno sulla nave, perché il viaggio sarebbe durato 300 anni: se li avesse svegliati, sarebbero morti sulla nave e non sul pianeta verso il quale si stavano dirigendo. Se avesse svegliato solo sua moglie, i suoi figli non avrebbero mai avuto una madre una volta giunti a destinazione. Quindi si poneva il problema se svegliare un’altra donna, per non rimanere da solo tutto quel tempo. Avrebbe potuto scegliere, con un meccanismo simile a quello di Tinder, con il quale si scorre tra varie immagini. Realizzare il film in questo modo lo avrebbe reso più attinente alla nostra contemporaneità. Ma quando ho presentato l’idea ai produttori, credo si siano spaventati.
Questa la trama:
Durante un viaggio verso una nuova casa, due passeggeri vengono svegliati 90 anni prima del previsto per un guasto della nave spaziale. Jim (Chris Pratt) e Aurora (Jennifer Lawrence) si ritrovano con la prospettiva di passare il resto della loro vita a bordo, pur con tutti i comfort possibili, e si innamorano… ma scoprono che l’astronave è in grave pericolo. La vita di 5000 passeggeri addormentati dipende da Jim e Aurora, solo loro possono salvarli.
Fonti: Variety, ThePlaylist