Le pagine della nostra vita, Gena Rowlands e l'alzheimer dalla finzione alla vita reale: “Si rendeva conto di cosa significasse il suo ruolo".
Nicholas Sparks, autore del libro, ha lodato l'attrice, scomparsa il mese scorso, che ha interpretato con dedizione e amore un personaggio malato di alzheimer, che ha colpito anche lei, 20 anni dopo
In una recente intervista su People, Nicholas Sparks - autore di Le pagine della nostra vita da cui è stato tratto l’omonimo film del 2004 con Rachel McAdams e Ryan Gosling - ha ricordato Gena Rowlands, venuta a mancare circa un mese fa, all'età di 94 anni.
Sparks, a questo proposito, ha ricordato con molto affetto e profonda stima quanto l’attrice, 20 anni prima, si fosse impegnata per poter ritrarre al meglio ogni aspetto della malattia, rendendosi conto quanto sarebbe stato importante vederla rappresentata al meglio sul grande schermo, per le famiglie di coloro che ne soffrono:
L’aspetto davvero più puro di Gena era che, anche 20 anni fa, si rendeva perfettamente conto di cosa c’era in ballo accettando quel ruolo e di quanto, per le famiglie di coloro che sono afflitti da questa malattia, tutto questo sarebbe stato difficile da affrontare.
Può essere davvero doloroso, davvero sfiancante e frustrante. Ci sono tante emozioni in ballo. Lei fu chiara fin da subito infatti che non voleva che si trattasse di finzione. Al contrario voleva che fosse rappresentato per come era in realtà, una malattia fatta di angoscia, paura, confusione. Tutti quegli elementi hanno davvero elevato la sua performance su un altro livello.
Gena Rowlands, attrice nominata premio Oscar, é venuta a mancare lo scorso 15 agosto annunciando, pochi mesi prima, di soffrire di alzheimer. Il figlio, Nick Cassavetes, regista de Le pagine della nostra vita, ha spesso parlato del dolore del vedere la madre interpretare un ruolo in cui doveva mostrare di essere affetta da demenza al vivere tutto quanto sulla propria pelle, in prima persona, due decenni dopo.