Come si ottiene una nomination agli Oscar (per miglior film straniero con 7 voti è fatta)

Non per tutte le nomination serve il medesimo numero di voti, dipende dalla categoria e dal numero di votanti. Alcune poi hanno regole speciali

Critico e giornalista cinematografico


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Tra poco meno di un mese verranno annunciate le nomination agli Oscar e, nonostante non sembri, non è TROPPO difficile prenderne una. Almeno se concorrete per l’Oscar giusto.

Non per tutte infatti il numero di voti che servono è lo stesso, poiché non tutte le persone votano per gli stessi premi. Il sistema dell’Academy è diviso in 17 categorie a seconda della professione (registi, produttori, attori, montatori ecc. ecc.) e prevede che diverse nomination, siano solo i pari a giudicare. Dunque mentre tutti votano per l’assegnazione di ogni statuetta, solo i compositori votano chi debba essere nominato a Miglior Colonna Sonora, solo i Direttori della fotografia votano chi debba essere nominato per Miglior Fotografia, solo gli attori per i 4 premi alla recitazione e via dicendo.

Occorre ricordare che sono tutti voti a scrutinio segreto, dunque nessuno sa come votano gli altri e nessuno può rendersi conto dell’andamento in tempo reale come se, ad esempio, si fosse tutti riuniti (che invece è il meccanismo delle ben più ristrette giurie dei festival). Dunque la decisione finale è indipendente dalla volontà dei singoli. Cosa che rende molto complicato rimediare al problema emerso un paio d’anni fa della scarsa rappresentazione di persone che non siano bianche, oppure che fa sì che facilmente si passi all’altro opposto nel caso molti si sentano sensibilizzati e in dovere di includere anche razze diverse nelle nomination, senza sapere che anche gli altri fanno lo stesso.

È TheWrap ad aver messo un po’ di ordine con i numeri di quest’anno (le votazioni partono il 5 gennaio e finiscono il 13).

I membri dell’Academy con diritto di voto per i premi del 2017 sono 6.687. Ognuno fornisce 5 preferenze, in ordine di priorità, per i premi per i quali può votare. Al primo scrutinio si contano tutte le prime scelte e si decide la prima nomination, poi si ricomincia e si rivalutano tutte le schede, là dove la prima scelta è già stata nominata si considera la seconda come fosse prima per decidere il secondo nominato. E così fino a che non si arriva al numero previsto.

Dunque a seconda di quante persone votano si può sapere qual è il numero minimo di preferenze necessarie per arrivare a una nomination.

La cifra maggiore serve per una nomination a Miglior Film, poiché votano tutti. Sono 335 i voti necessari e la concorrenza è grandissima.

Ugualmente agguerrita è la concorrenza per le categorie degli attori, solo che lì i votanti sono 1158, e dunque servono minimo 194 voti per entrare nella gara. Meno ancora per i registi che, essendo in 473 (almeno a far parte dell’Academy), in soli 79 possono decidere una nomination. E più o meno quasi tutte le categorie si attestano attorno ad una cifra che orbita sul centinaio. Eccezione la fa quella per i migliori costumi, che conta solo 117 votanti, quindi con 20 voti è fatta.

A funzionare diversamente invece è la nomination per il Miglior Film d’Animazione, la cui categoria di votanti conta 479 individui (il che significa un minimo di 80 voti). In realtà però il numero preciso non lo si può sapere, perchè vota solo chi ha visto almeno 18 dei 27 film che concorrono (li proietta proprio l’Academy).

Infine la categoria dal funzionamento più contorto è quella che ci riguarda più da vicino, quella per il Miglior Film Straniero.
Siccome è più difficile (anzi, molto difficile) che i membri dell’Academy abbiano visto il mare di film eleggibili per una nomination, ogni categoria ha dei delegati, dei volontari che li guardano tutti (anche se da altre fonti sappiamo che non li guardano proprio proprio tutti, c’è una lista di priorità in base ad altri premi vinti, anzi è talmente raro che li si veda tutti che addirittura le due persone che davvero li guardano tutti sono note). Questi delegati tirano fuori 6 titoli a cui se ne aggiungono altri 3 eletti da un comitato di produttori, per formare una shortlist di 9 tra cui veramente si scelgono i nominati.

A questo punto è un’altra giuria ancora, non più volontaria ma i cui membri sono stati scelti uno per uno, a votare chi deve andare in nomination. Sono 20 persone tra i membri di Los Angeles, 10 tra quelli di New York e 10 tra quelli di Londra. Essendo 40 bastano quindi 7 voti per una nomination.

Il numero è bassissimo ma è evidente anche che non è facile avere 7 voti quando quelli totali sono 40, sempre di un quinto o un sesto del totale si parla.

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