Oscar 2022: crescono gli ascolti, ma a che prezzo?
ABC e Academy possono tirare un sospiro di sollievo: il rimbalzo negli ascolti degli Oscar 2022 c'è stato. Ma a che prezzo?
Ma a che prezzo?
Ha avuto senso quindi, per esempio, anticipare la premiazione di otto categorie all'ora precedente l'inizio della diretta, montando poi delle versioni "accorciate" di questi premi nella cerimonia? E soprattutto, ha avuto senso "spoilerare" sui social questi premi, annunciandoli nel momento in cui venivano consegnati (la cosa era inevitabile, visto che per esempio Guillermo del Toro stava twittando come un forsennato dall'interno del Dolby Theatre) e rovinando il senso di attesa che c'è sempre durante l'annuncio dei premi? Quali danni può aver causato nella percezione generale dell'importanza dei riconoscimenti ricevuti, per esempio, da un blockbuster come Dune (che comunque è il film che ha portato a casa più Oscar)? E che senso ha avuto giustificare la decisione di anticipare questi premi dicendo che sarebbe servito a rendere la cerimonia più scorrevole e più breve, quando alla fine la Notte degli Oscar è durata addirittura più delle 3 ore previste? Infine, il concorso social dedicato al "film popolare" sembra aver scatenato i fandom più attivi e polemici (i sostenitori di Johnny Depp, quelli di Zack Snyder), generando poi derisione quando è emerso che Cenerentola avrebbe potuto vincere.
Non sono domande campate per aria, perché riguardano quello che gli americani chiamano la legacy di un premio prestigioso come l'Oscar.
Ricordiamo che prima della pandemia l'edizione con gli ascolti più bassi era stata quella del 2018, condotta da Jimmy Kimmel, vista da 26.5 milioni di americani.
IL COMMENTO – Nessuna sorpresa nei premi principali, nessun guizzo, forse il prossimo cambiamento è altrove
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