Oscar 2019: i delusi, gli sconfitti e i film proprio dimenticati dall'Academy
Oggi è il giorno in cui tutta una serie di film raccolgono i cocci di campagne Oscar andate male
I DELUSI
Maria Regia di Scozia
Partiva fortissimo un anno fa, aveva due attrici sulla cresta dell’onda e come sempre interpretare reali in un dramma in costume è un’arma affilata. Il film è pure molto buono! Nessuno però poteva prevedere che un altro film su reali in costume, per giunta una commedia (!) diretta da un regista greco da festival avrebbe saturato l’interesse dell’Academy, scippando tutto al film con Saoirse Ronan e Margot Robbie (uscito colpevolmente più tardi), al quale rimangono mestamente solo le nomination intoccabili per costumi e trucco.
Copia Originale
Da un certo punto di vista sembrano un trionfo le tre nomination al film con Melissa McCarthy (attrice, attore non protagonista e sceneggiatura adattata), dall’altro però il film è effettivamente realizzato a forma di Oscar, batte su un tema caldissimo (la considerazione delle donne, dei marginali e degli omosessuali), racconta la storia vera della vita di una donna e lo fa con protesi, trucco e mascheramenti di un’attrice comica che fa il salto nel dramma. Insomma i margini per sperare in qualcosa di più, almeno un anno fa, c’erano.
Bohemian Rhapsody
Non ci si lasci ingannare da una nomination nella categoria principale e una in quella di miglior attore, l’investimento e il buzz che era stato creato intorno alla vita di Freddie Mercury facevano pensare a ben altre ambizioni. Invece una nomination in una categoria a 9 nominati e tre tecniche sono un contorno mestissimo a quella (cercatissima) a Rami Malek.
GLI SCONFITTI
Dogman
Impossibile non considerare come il film di Matteo Garrone sia stato ampiamente sconfitto, già nelle prime battute della corsa al miglior film straniero. Una debacle totale per un’opera che invece altrove si era fatta notare.
Widows
Sceneggiatura, montaggio e almeno un’attrice tra le molte del cast erano nomination auspicabili per il film di Steve McQueen, invece niente. La parabola di un pugno di mogli, vedove, che prendono le redini della loro vita tra politica, serietà e crimine, diretta dall’autore di 12 Anni Schiavo aveva di certo ben altre aspettative.
The Front Runner
Era stato a Telluride (un viatico determinante per la corsa all’Oscar), era uscito l’8 novembre in tempo per le elezioni di mid-term, si era affermato come il film politicamente necessario e puntava molto su Hugh Jackman. Invece niente. Il buzz intorno al film è stato praticamente zero e Vice ha occupato lo slot del film politico.
Boy Erased
C’era un grande cast ma il film è troppo debole. Anche qui il passaggio a Telluride non ha fatto il miracolo, anche perché già lì le recensioni sembravano cerchiobottiste.
Ben Is Back
Ce la poteva senz’altro fare Julia Roberts non fosse che il film è uscito in America in un momento troppo affollato per le sue dimensioni (inizio Dicembre) e quasi in contemporanea ad Homecoming, serie che ha preso tutta l’attenzione riguardo il “ritorno” di Julia Roberts.
I DIMENTICATI
The Mule
Mai stato realmente in gara
Burning
Sembrava avere uno slot prenotato per miglior film straniero, è piaciuto pure ad Obama e invece niente
Beautiful Boy
Poteva essere la conferma di Chalamet e invece gira voce che nessuno proprio lo abbia visto.
Destroyer
Nicole Kidman ci credeva e invece il buzz è stato pari a zero.
Sorry To Bother You
Strano, peculiare, originale, assurdo, visionario e fuori da ogni schema poteva essere il Get Out della stagione non fosse che è troppo arthouse
Suspiria
Ci abbiamo creduto solo noi in Italia e solo per un momento.
On The Basis of Sex
Credevano tutti che il dramma che racconta la vita di Ruth Bader Ginsburg, giudice della corte suprema che si è battuta per i diritti delle donne, sulla carta sembrava a molti perfettamente in grado (per tema, punto di vista e spirito) di giocarsi delle carte nella corsa all'Oscar. Poi hanno visto il film.
A Private War
Il ruolo con la benda nell’occhio, la nomination ai Golden Globes e l’idea di raccogliere il credito maturato con Gone Girl stavano creando il miracolo della nomination a Rosamund Pike. Invece no.
La 91esima edizione degli Oscar si terrà il 24 febbraio in diretta dal Dolby Theatre presso Hollywood & Highland. Attualmente non sono stati annunciati conduttori, probabilmente la cerimonia verrà presentata da un gruppo di personaggi del mondo dello spettacolo.