Oscar 2016: al Palm Springs Festival Matt Damon chiede l'Oscar per Ridley Scott

Al Palm Springs Festival si assiste alle prime grandi manovre in vista dell'Oscar. Pesante endorsement di Matt Damon a favore dell'Oscar alla Regia per Ridley Scott

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Stavano tutti là. A Palm Springs. Era il 2 gennaio 2016.

L'occasione era il Palm Springs International Film Festival, appuntamento imperdibile per la corsa Oscar cresciuto in importanza in relazione, appunto, alle campagne per accaparrarsi qualche statuetta "svolta" per le carriere di tanti artisti hollywoodiani e non.

Ecco perché ormai, a 27 anni dalla sua fondazione, l'evento è diventato chiave per capire chi è favorito alla corsa per il premio cinematografico più importante del mondo e per capire chi è che vuole mandare qualche chiaro messaggio "politico" ai 6000 dell'Academy in vista della Notte delle Stelle del 28 febbraio.

Quest'anno il "messaggero"... è stato Matt Damon e pensiamo che abbia ormai l'influenza per potersi permettere il pesante endorsement in relazione a un certo baronetto inglese. Ma andiamo per gradi.

I premiati sono stati Alicia Vikander (Rising Star Award per The Danish Girl), il regista de Il Caso Spotlight Tom McCarthy (Sonny Bono Visionary Award), la protagonista di Room Brie Larson (Breakthrough Performance), Bryan Cranston (Spotlight honorees per L'Ultima Parola - La Vera Storia di Dalton Trumbo), Rooney Mara (premio identico a Cranston per Carol), Michael Fassbender (International Stars per Steve Jobs), Saoirse Ronan (International Stars per Brooklyn), Johnny Depp (Desert Palm Achievement Awards for Actor and Actress per Black Mass) e Cate Blanchett (idem di Depp per Carol), Matt Damon (Chairman’s Award choice per Sopravvissuto - The Martian) e qualcuno dei tanti per La Grande Scommessa (nell'ordine: Adam McKay, Steve Carell, Christian Bale, Finn Wittrock e Jeremy Strong) per l'Ensemble Performance Award.

Occhio ragazzi che chi era lì a ritirare il premio... potrebbe ripetere la stessa scena il 28 febbraio al Dolby Theatre. Dopo che il chairman del board del Palm Springs International Film Festival Harold Matzner ha ricordato che: "28 degli ultimi 31 premiati al Festival hanno poi ottenuto una nomination Oscar", è partita la sarabanda di speech delle tante star presenti.

Il discorso più interessante è stato forse quello di Matt Damon per via di questo fortissimo passaggio dedicato a Sir Ridley Scott, suo regista per Sopravvissuto - The Martian

È semplicemente un maestro della regia. Non ce ne sono molti al mondo e lui è sicuramente uno di loro. Ero convinto che avesse già vinto un Oscar per via del Miglior Film per Il Gladiatore ma poi ho scoperto che non era uno dei produttori del film (Miglior Film lo ritirano i produttori principali di un film mentre nell'anno del trionfo Oscar de Il Gladiatore, Steven Soderbergh sfilò a Scott Miglior Regia per l'acclamato Traffic). Ero veramente convinto che ne avesse già vinto uno... per cui spero ardentemente... che questo sia l'anno buono.

Matt Damon non è uno qualunque dentro l'Academy. E' stimato, mai in posizioni conflittuali e riconosciuto da tutti come credibile da un punto di vista professionale e umano. Un suo endorsement così preciso... non va sottovalutato nella sua capacità attrattiva e onestamente manipolatoria dentro la testa dei 6000 dell'Academy.

Per Pete Hammond di Deadline, il cui resoconto della serata stiamo commentando, il discorso più bello e toccante è stato però quello di Brian Cranston, lucido e colto nel recupero della memoria di Dalton Trumbo, lo sceneggiatore vittima della caccia alla streghe anticomunista che lo mise all'indice nel 1947 non permettendogli nemmeno di vedere riconosciuto il suo credit per i due Oscar vinti per Vacanze Romane (1953) e La più Grande Corrida (1956).

Sarà l'anno di Cranston per Miglior Attore Protagonista? E, conseguentemente, l'ennesima sconfitta per il Leonardo DiCaprio di Revenant -  Redivivo?

Palm Springs... ha detto la sua. E non è un'opinione qualsiasi.

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