Origin, Ava DuVernay pungola lo spettatore: "Avete visto tre ore di Oppenheimer, guarderete due ore di Isabel Wilkerson?"
In occasione della visione di Origin a Venezia, Ava DuVernay svela alcuni retroscena del film e com'è essere la prima donna nera al Lido.
Ava DuVernay non è nuova all'esplorazione dei temi sociali e razziali. Lo abbiamo visto in Selma e nella bellissima miniserie When They See Us. Ritorna sui suoi temi chiave anche nel suo ultimo film: Origin, presentato al Festival di Venezia. Il film è basato sul romanzo biografico di Isabel Wilkerson Caste: The Origins of Our Discontents in cui la protagonista, Isabel, dopo aver affrontato un lutto, decide di scrivere un libro che racconti l'origine del razzismo.
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È qualcosa di dolceamaro ogni volta che queste prime cose accadono, perché capisci che non sei la prima donna afroamericana che merita un posto nella competizione. Non sei di certo la prima donna afroamericana capace di ottenere un posto.
È una sfida guardare un film su un uomo che costruisce una bomba (si riferisce a Oppenheimer di Nolan). C'è un uomo che sta cercando di fare qualcosa e che non può descriverla a nessuno, ma lui sa. Isabel è una donna che sa qualcosa e non può dirlo. Vi siete sorbiti tre ore del lavoro di Oppenheimer. Vi sorbirete due ore del lavoro di lei? Penso che questa sia l'unica domanda. Non si tratta di parlare dei meriti dei film. Si tratta di parlare dell'idea di seguire una donna attraverso un lavoro intellettuale. Poi la fai diventare una persona nera. Poi la fai diventare una donna nera. È valida abbastanza per farti partire per quell'avventura con lei?
Il film avrebbe dovuto essere prodotto da Netflix, ma la regista ha successivamente deciso di produrlo indipendentemente.
Abbiamo capito abbastanza presto che avevamo bisogno di fare questo film a modo nostro e per farlo il modo migliore era di essere indipendenti. È stata un'esperienza molto rivoluzionaria per me riprendere il possesso delle decisioni finali. Perché, di solito, queste appartengono a persone che non sono io. Sono produttori. Sono gli studios. Sono finanziatori. Sì, ho molto potere creativo e artistico in questa situazione, ma alla fine le decisioni finali potrebbero sempre essere fatte scavalcandomi. E in questa situazione non è stato il caso. È stato completamente indipendente; eravamo autonomi e avevamo piena libertà nella nostra visione della storia.
Nel cast di Origin, che non sappiamo ancora quando uscirà, troviamo Aunjanue Ellis-Taylor, Jon Bernthal, Connie Nielsen e Vera Farmiga.
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