Oppenheimer trionfa ai BAFTA, Robert Downey Jr. e Cillian Murphy grati a "quel tizio chiamato Christopher Nolan"

Oppenheimer ha trionfato ai BAFTA 2024 ottenendo il maggior numero di premi: ecco i discorsi dei vincitori

Redattore per badtaste.


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Dopo aver dominato le nomination con 13 candidature, Oppenheimer ha trionfato ai BAFTA 2024 ottenendo il maggior numero di premi, e cioè sette: miglior film, miglior regista a Christopher Nolan, miglior attore a Cillian Murphy, miglior attore non protagonista a Robert Downey Jr., oltre ad altre vittorie tecniche per miglior colonna sonora, miglior fotografia e miglior montaggio. 

Durante il suo discorso, Christopher Nolan ha spiegato che sebbene il suo film "finisca con una nota di disperazione drammaticamente necessaria", voleva cogliere l'occasione di ringraziare "le persone e le organizzazione che hanno lottato duramente e a lungo per ridurre il numero di armi nucleari al mondo".

Ha inoltre ricordato l'epoca in cui i suoi genitori lo portavano alla Royal Festival Hall "per darmi un po' di cultura":

All'improvviso mi rendo conto di come mio fratello minore mi abbia battuto di 40 anni salendo su questo palco, non per la vittoria di un BAFTA, ma perché era nel coro dei fiocchi di neve dello Schiaccianoci tanti anni fa.

Cillian Murphy ha espresso tutta la sua gratitudine nei confronti dei colleghi e di Christopher Nolan: "Grazie per aver visto in me qualcosa che io non vedevo" e ha poi parlato di J. Robert Oppenheimer, definendolo "complesso e significativo in modi diversi per persone diverse. Il mostro di un uomo è l'eroe di un altro. Ecco perché amo il cinema, perché ci dà occasione di celebrare, interrogarci e indagare quella complessità".

Robert Downey Jr. ha invece riflettuto sulla sua carriera finendo per ringraziare Nolan:

A 15 anni volevo essere Peter O’Toole. A 25 anni ho lavorato per Richard Attenbourgh e Anthony Hopkins. A 25 anni ho capito perché Dickie pensasse che Tony sarebbe stato un modello migliore per me rispetto a Peter. A 42 anni ho girato due film per Guy Ritchie e ho capito come realizzare dei grossi film per Hollywood con un tocco inglese. Poi ho interpretato un tale chiamato Tony nell'UCM per 12 anni.

E poi di recente, quel tizio chiamato Chris Nolan mi ha suggerito di provare un approccio più fine come ultimo, disperato tentativo di risollevare la mia credibilità scemante.

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