Oppenheimer non è un film biografico secondo Christopher Nolan: "Non è un genere utile"
Secondo Christopher Nolan non è né utile né sensato usare la categoria del film biografico, specie per una pellicola come Oppenheimer
Durante una chiacchierata fatta al CUNY Graduate Center fra il regista Christopher Nolan, la produttrice – e moglie del regista – Emma Thomas e lo scrittore Kai Bird, autore di American Prometheus: The Triumph and Tragedy of J. Robert Oppenheimer, il libro su cui si basa Oppenheimer, si è parlato anche del genere cinematografico a cui appartiene la pellicola.
Ecco le sue parole:
C'è una tendenza nella biografia post-Freudiana ad attribuire le caratteristiche della persona che stai trattando ai geni ereditati dai genitori. È una visione molto riduttiva dell'essere umano. Se stai scrivendo un libro di 500 o 1000 pagine, c'è modo e maniera di bilanciare quell'elemento con la loro individualità e le loro esperienze. Quando si comprime e si semplifica alla necessaria semplicità di una sceneggiatura, diventa tutto estremamente riduttivo. È qui che, secondo me, il concetto di un film biografico fallisce completamente come genere cinematografico. Non è un genere utile. Amo lavorare in generi utili. In questo film abbiamo a che fare con un hest-movie applicato al Progetto Manhattan e con un dramma giudiziario per come si approccia alle audizioni di sicurezza. È molto utile esaminare le convenzioni di quei generi, come possono coinvolgere il pubblico e come possono darmi modo di comunicare con il pubblico.
Il biopic è un etichetta che si applica a un film che, però, non si collega a questioni drammatiche. Non si parla di Lawrence d'Arabia come di un biopic. Non si parla di Quarto potere come di un biopic. È un film d'avventura. È un film sulla vita di qualcuno. Non è un genere utile allo stesso modo del dramma. Non ti offre nulla a cui aggrapparti.
Trovate tutte le informazioni su Oppenheimer nella nostra scheda.
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FONTE: YouTube