Oppenheimer, Hoyte Van Hoytema parla del lavoro sulla fotografia: "La celluloide è più viva che mai"

Il direttore della fotografia di Oppenheimer Hoyte Van Hoytema ha parlato con Variety del lavoro svolto sulla fotografia del film

Redattore per badtaste.


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Il direttore della fotografia di Oppenheimer Hoyte Van Hoytema ha parlato con Variety del lavoro svolto sulla fotografia del film di Christopher Nolan.

"La celluloide è più viva che mai" ha detto riferendosi alle riprese su pellicola, che si sono rivelate particolarmente ostiche.

Il primo problema, ad esempio, è stato girare su pellicola 65mm in bianco e nero.

"Non si può girare in bianco e nero su pellicola 65mm" ha spiegato, "perciò abbiamo dovuto parlare con Kodak per chiedere se potessero fornirci la pellicola necessaria per questo film".

L'altro problema è stato sistemare le macchine da presa per evitare che la pellicola creasse degli artefatti ed è stato poi necessario discutere con Fotokem Labs, che si sarebbe occupato dello sviluppo, che non aveva una filiera per il bianco e nero:

Il loro flusso di lavoro non è mai stato in bianco e nero, perciò gli abbiamo chiesto: "Potete cambiare tutto il sistema? Se sì, quanto impiegherete?".

Alla fine la produzione è riuscita a risolvere tutti i problemi, così la Kodak ha consegnato le pellicole e Fotokem Labs le ha sviluppate.

Quanto alle scene che ha trovato più difficili da girare, Hoyte Van Hoytema ha scelto "le scene mondane con le persone impegnate a chiacchierare nelle stanze".

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