La bizzarra consegna di documenti legali di Jason Sudeikis a Olivia Wilde sul palco della CinemaCon

Olivia Wilde ha ricevuto un plico nel pieno della sua presentazione alla CinemaCon: erano documenti legali da parte di Jason Sudeikis

Mi occupo di Badtaste dal 2004 con l'aiuto di un grande team.


Condividi

Ieri sera, durante la presentazione di Don't Worry Darling alla CinemaCon di Las Vegas, è avvenuto qualcosa di molto bizzarro sul palco: la regista Olivia Wilde è stata interrotta per la consegna di una busta. Nelle ore successive si è appreso che il contenuto della busta (contrassegnata come "personale e confidenziale) erano documenti legali inviati dall'ex compagno Jason Sudeikis sulla custodia dei due figli. I due, separati dalla fine del 2020, condividono infatti due bambini.

Mentre parlava del suo film, sul palco del teatro The Colosseum al Caesars Palace in presenza di oltre quattromila persone, la regista e attrice è stata interrotta da una persona non identificata che le si è avvicinata dalla prima fila e le ha consegnato un plico. "È per me?", ha chiesto Wilde ritirando la busta. L'ha aperta, ha dato un'occhiata e, senza scomporsi, è tornata a parlare del suo film.

https://twitter.com/owildedaily/status/1519110939278200832

La vicenda, per quanto curiosa, ha stupito gli organizzatori perché a quanto pare per consegnare la documentazione legale la persona non identificata ha fatto le cose per bene, senza violare norme di sicurezza: chi non appartiene all'industria, per accedere alla CinemaCon deve acquistare un badge e passare stretti controlli per evitare che siano introdotti in sala apparecchi di registrazione. L'organizzazione ha dichiarato a Deadline: "Nella storia della convention non è mai successo che un delegato sia stato avvicinato sul palco da una persona non autorizzata a essere presente. Alla luce di quanto accaduto stiamo rivalutando le nostre procedure di sicurezza".

Sempre Deadline riporta le parole di Jason Sudeikis, che attualmente è in piena campagna Emmy per il suo ruolo in Ted Lasso. L'attore sapeva che la documentazione sarebbe stata consegnata "forzatamente" alla sua ex compagna, ma non aveva "alcuna idea di come e quando sarebbe stata spedita e consegnata". L'attore è comunque "costernato" per ciò che è accaduto alla CinemaCon, e "non avrebbe mai approvato una modalità di consegna così inappropriata". La responsabilità quindi sembra dello studio legale, che avrebbe organizzato tutto ciò per riuscire ad assicurarsi che Wilde ricevesse il plico.

Continua a leggere su BadTaste