Oculus Rift, una particolare tecnologia informatica lo rende compatibile anche con computer di fascia bassa

Asynchronous Spacewar permetterà anche ai computer di fascia bassa di supportare a dovere Oculus Rift

Lorenzo Kobe Fazio gioca dai tempi del Master System. Scrive per importanti testate del settore da oltre una decina d'anni ed è co-autore del saggio "Teatro e Videogiochi. Dall'avatara agli avatar".


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Il grande contributo della concorrenza aziendale è proprio questo: rendere progressivamente accessibile un determinato bene o una particolare tecnologia, abbassandone il prezzo con cui è venduta al pubblico.

PlayStation VR, in questo senso, unitamente a dati vendita tutt'altro che stupefacenti, deve aver fatto correre ai ripari i ragazzi di Oculus che, grazie ad uno sforzo degli informatici incaricati, sono riusciti a realizzare Asynchronous Spacewarp: una sorta di espediente che renderà possibile utilizzare il visore per la realtà virtuale anche con computer relativamente modesti.

Questa nuova era della realtà virtuale secondo Oculus, ben più democratica rispetto a quella immediatamente precedente, è garantita dal fatto che Asynchronous Spacewar, facendo girare i giochi a 45 frame al secondo, contro i 90 necessari fino a poco prima, richiederà computer dotati di specifiche tecniche contenute. Stando a quanto rivelato, basteranno GPU AMD della generazione attuale (serie RX 400) e GPU Nvidia attuali (serie GTX 900 o 1000) affinché tutto funzioni al meglio.

Si tratta di una svolta tutt'altro che ignorabile, che apre le porte della realtà virtuale ad un pubblico potenziale molto più ampio. Vedremo se i dati di vendita risentiranno di questo upgrade.

Fonte: PCGamer

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