Obi-Wan Kenobi: la regista Deborah Chow svela come si è lavorato alla serie, tra musica sul set e ritorni

La regista Deborah Chow ha parlato della serie Obi-Wan Kenobi svelando qualche dettaglio del lavoro compiuto nella fase di stesura della sceneggiatura e sul set

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Il 27 maggio arriverà sugli schermi di Disney+ la serie Obi-Wan Kenobi e alla regia è stata impegnata Deborah Chow, già entrata nell'universo di Star Wars grazie a The Mandalorian.
Durante la conferenza stampa di presentazione del nuovo progetto con star Ewan McGregor, la filmmaker ha spiegato che a interessarla dell'idea di realizzare una miniserie era la possibilità di raccontare una storia più ampia e immergersi in un personaggio, cogliendo l'occasione di approfondirlo e conoscerlo realmente.

Il ritorno di Hayden Christensen nella saga

Uno degli elementi che i fan attendono con più impazienza è il ritorno di Anakin Skywalker e Deborah ha spiegato:

Quando stavamo sviluppando il materiale abbiamo provato a dare un vero sguardo al personaggio di Obi-Wan e a ciò che era importante nella sua vita, ai rapporti che erano significativi. E, ovviamente, la storia legata a Episodio III è così forte e potente che ci è sembrato naturale ci fosse una connessione con Anakin, ovvero Darth Vader. Ci è sembrato naturale coinvolgere Hayden Christensen e proseguire il rapporto dei due personaggi nella serie.

Il lavoro sulla serie ha richiesto un impegno di quasi tre anni alla regia:

Si è trattato di un percorso piuttosto lungo. Ma sono davvero entusiasta per il fatto che finalmente esca sugli schermi e possiamo parlarne.

Hayden Christensen costume Darth Vader

La tecnologia usata sul set

Per le riprese di Obi-Wan Kenobi è stata utilizzata la stessa tecnologia messa a frutto in The Mandalorian, migliorata e modificata:

Ogni anno che passa ci sono dei passi in avanti. Quando abbiamo iniziato a girare Obi-Wan Kenobi stavamo già realizzando delle cose che non erano possibili nella prima stagione. Ma è stato inoltre realmente eccitante poter disegnare e sviluppare del materiale sapendo che l'avremmo girato usando la tecnologia StageCraft. Molte volte potevo visualizzare la scena anche mentre la stavamo scrivendo, pensando a come sarebbe stata tradotta in immagini e come avremmo potuto sfruttare la tecnologia il più possibile.

La regista ha infatti lodato il lavoro compiuto da George Lucas con i film prequel che ha permesso alla tecnologia di compiere degli importanti passi in avanti, gettando così le basi per arrivare a StageCraft.

Deborah ha inoltre spiegato che durante le riprese delle scene d'azione hanno usato sul set le musiche di John Williams:

Porta subito la componente emotiva. E quello che Williams ha realizzato è così legato in modo inestricabile alla saga di Star Wars. Appena si fa partire un brano ti rendi conto che Moses Ingram si alza di un paio di centimetri e tutti reagiscono anche fisicamente alla musica.

Una storia sequel che è al tempo stesso un prequel

Una delle sfide affrontate dagli autori della serie è che la storia è ambientata tra due trilogie, portando in scena dei personaggi ormai iconici:

In un certo senso stiamo raccontando il secondo atto di una storia, situazione già problematica. La cosa più importante che stavamo cercando di fare era rispettare il canone e ciò che è stato fatto, ma avevamo anche bisogno di una storia originale e di una visione unica. Penso quella fosse la sfida più grande e, al tempo stesso, l'aspetto più eccitante perché stavamo portando in scena questi personaggi iconici con una nuova storia.

L'atmosfera sarà inoltre molto particolare perché la storia prenderà il via quando il protagonista e ciò che sta accadendo nella galassia sono in una situazione piuttosto oscura. Chow ha però aggiunto:

Ho sempre trovato che il personaggio di Kenobi fosse contraddistinto da molto calore, c'è così tanta compassione e c'è dell'umorismo, è un personaggio all'insegna della luce e della speranza. Quello che era davvero importante per noi era provare a mantenere quell'equilibrio, anche se c'è dell'oscurità, facendo trasmettere al personaggio della speranza.

Obi-Wan Kenobi trailer

Il paragone con Joker e Logan

Deborah Chow ha poi compiuto un interessante paragone cinematografico:

Quello che mi ha entusiasmata di più è stato poter realizzare una storia completamente diversa sul personaggio. Ovviamente si tratta di qualcosa di diverso, ma è un progetto simile a Joker o Logan dove si prende un personaggio che appartiene a un grande franchise e hai realmente il tempo di poter approfondirlo. Mi è sembrato davvero entusiasmante poter fare qualcosa di simile in Star Wars.

Il progetto della saga più amato da Deborah Chow

La regista ha infine ammesso che per lei è difficile individuare un progetto della saga preferito, avendo lavorato alle due serie che apprezza per diversi aspetti. Deborah ha però condiviso la sua preferenza per un film:

Penso che Rogue One fosse davvero interessante a livello visivo. Ho amato l'atmosfera e molte delle scelte compiute visivamente, è davvero fantastico.

Che ne pensate delle parole di Deborah Chow su Obi-Wan Kenobi? Lasciate un commento!

Potete rimanere aggiornati sulla serie grazie ai contenuti pubblicati nella nostra scheda.

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