NYCC, Marvel: Quesada, Palmiotti, Priest e Sniegoski ricordano gli esordi di Marvel Knights

Il quartetto di autori di Marvel Knights ricorda gli esordi di vent'anni fa, un'impresa partita dal nulla

Alpinista, insegnante di Lettere, appassionato di quasi ogni forma di narrazione. Legge e mangia di tutto. Bravissimo a fare il risotto. Fa il pesto col mortaio, ora.


Condividi

Marvel Knights 20th, anteprima 01

Il tradizionale incontro di Joe Quesada con il pubblico è avvenuto, come ogni anno, al New York Comic Con dello scorso weekend. Quest'anno, l'artista, dirigente ed ex Editor-in-Chief della Casa delle Idee non poteva sfuggire a qualche considerazione sui vent'anni dalla nascita di Marvel Knights, l'etichetta nata in uno dei momenti più bui della compagnia, dal punto di vista creativo e finanziario, che ha saputo ridefinire i confini e l'identità del fumetto Marvel e non solo. Con lui c'erano i suoi compagni di viaggio di allora: Tom Sniegoski, Christopher Priest e Jimmy Palmiotti.

Le considerazioni più interessanti fuoriuscite dalla chiacchierata sono state prima di tutto di Priest. Lo sceneggiatore, che rinnovò assieme al disegnatore Mark Texeira il personaggio di Pantera Nera, sostiene che gran parte del successo di oggi del personaggio, soprattutto al Cinema, dipende dal lavoro di Don McGregor, scrittore che, secondo lui, è responsabile dell'85% dell'identità del Wakanda. Inoltre, Priest ha riconosciuto a Quesada la paternità dell'idea delle Dora Milaje, le guerriere e guardie del corpo che hanno rubato la scena in Black Panther, e al suo collega artista Mark Texeira il merito di aver reso il personaggio straordinariamente bello da vedere, moderno.

Priest - Nessuno aveva mai visto Pantera Nera con un aspetto del genere, prima di allora.

Sniegoski ha parlato del rinnovamento di Punisher, personaggio in grado di fare grandi vendite ma caduto in disgrazia, prima del rilancio Marvel Knights. Addirittura ucciso nelle trame delle serie precedenti la sua gestione.

Sniegoski - Perché non riportarlo indietro come uno zombi?

L'idea era sempre stata parte della proposta che era stata scritta per Marvel Knights e questo portò la serie a prendere torni da horror angelico, grazie ai testi di Sniegoski, Christopher Golden e alle matite del compianto Bernie Wrightson.

Palmiotti - Il nostro compito era trovare le persone giuste per i personaggi giusti. Credo che l'atteggiamento mio e di Joe, ai tempi, fosse dire agli autori di fare quel che volevano. Eravamo ragazzi di New York e conoscevamo la città. Scegliemmo Daredevil e Punisher per primi perché erano metropolitani e perché sapevamo che non ci avrebbero cancellato, in quanto di basso profilo. Potevamo scegliere la strada facile e chiedere gli X-Men. [ride]

All'epoca, la divisione Marvel Knights aveva uno spazio insolito a disposizione, negli uffici Marvel, una piccola area sottotetto, separata da tutti gli altri settori di lavoro.

Quesada - Arrivavi lassù e trovavi quattro uffici. Ognuno aveva solo una piccola scrivania con computer. Nient'altro ci era concesso.

Marvel Knights 20th Anniversary Celebration teaser

Fonte: Comic Book Resources

Continua a leggere su BadTaste