NYCC 2021, Scott Snyder e Greg Capullo ricordano il traumatico periodo di Batman: Anno Zero
In occasione del New York Comic Con, Scott Snyder e Greg Capullo ricordano Batman: Anno Zero e le incomprensioni che generò
Alpinista, insegnante di Lettere, appassionato di quasi ogni forma di narrazione. Legge e mangia di tutto. Bravissimo a fare il risotto. Fa il pesto col mortaio, ora.
Capullo - Quella storia è quella con cui Scott ha quasi ucciso l'intero team di disegnatori e artisti.
Snyder - In pratica, gli editor della DC Comics continuavano a concedermi pagine in più, se lo chiedevo. Nessuno mi diceva che questo non avrebbe comportato nessuno spostamento delle scadenze per i disegnatori della storia.
Risultato: ogni numero della serie finiva per essere di ventisei pagine e non delle ventidue canoniche, con una scadenza mensile per i disegnatori che richiedeva un superlavoro insostenibile per Greg Capullo, per l'inchiostratore Danny Miki e per il colorista FCO Plascencia. Una situazione che si aggiungeva a una mancanza di sintonia tra Snyder e Capullo che quest'ultimo ci ha raccontato di persona nell'intervista che siamo riusciti ad ottenere da lui a Como, qualche anno fa. E una situazione che, ancora oggi, produce siparietti tra i due.
Capullo - Diciamola tutta: si trattava di tentato omicidio.
Snyder - Ma io davo per scontato che vi dessero più tempo, capite? Solo che non lo facevano e quindi io mi trovavo colpevole di una tortura e loro mi odiavano. Ci è voluto un po' per riguadagnarmi l'affetto di Greg.
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Fonte: CBR