Nuovi modelli di vendita?

24 in home video il giorno dopo la fine della stagione, Amazon permette di vendere il proprio CD con costi ridicoli e la band dei Wilco diffonde in streaming il loro album piratato...

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Fonte: Varie

Mentre in Italia il modello Sarkozy sembra aver fatto presa nelle istituzioni e intanto il PIL veleggia verso numeri record (negativi), all'estero qualcuno si muove per creare qualcosa di nuovo e sfruttare al meglio le tecnologie. Iniziamo da un campo e una serie che ci è sempre interessata molto (anche se tra la sesta e la settima stagione è subentrata una forte delusione in chi scrive): 24.

La settima stagione si è conclusa lunedì 18 negli Stati Uniti e il mattino successivo era già disponibile a tutti in dvd, un fatto senza precedenti per un telefilm così importante. Va detto che i produttori di 24 erano già stati dei precursori in questo campo, dopo che una doppia puntata speciale, che faceva da cerniera tra la sesta e la settima stagione, era disponibile in home video due giorni dopo la trasmissione televisiva. Per ora, il lancio viene considerato un esperimento, dovuto anche allo sciopero degli sceneggiatori, che ha portato la Fox a ritardare di un anno la trasmissione e quindi ad avere tutto il tempo per creare i dvd (che normalmente richiedono tra le 8 e le 12 settimane per essere pronti, mentre le puntate vengono spesso consegnate pochi giorni prima della loro messa in onda). Tuttavia, se questo esperimento dovesse avere successo, è facile prevedere che si tenterà di ridurre al minimo indispensabile questa window tra televisione e home video.

Intanto, se avete in progetto di lanciare un vostro Cd, l'offerta di Amazon e Tunecore sembra decisamente entusiasmante, considerando che permette a tutti di avere a disposizione le proprie composizioni in un Cd (con tanta di grafica e di stampa) al prezzo fisso di 31 dollari. Infatti, Tunecore chiede questa cifra come abbonamento fisso, indipendentemente dalle copie che si venderanno su Amazon, che poi gestirà direttamente le spese dei CD. In questo modo, Tunecore passerà ai propri artisti tutta la parte ottenuta da Amazon sulle vendite (ossia il 40% delle entrate) e permetterà quindi un rientro sulle spese rapidissimo. Per esempio, vendendo il proprio Cd a un prezzo tradizionale per Amazon di 8,98 dollari, l'artista ne prenderà 3,59. Basterà quindi vendere nove copie del proprio Cd per essere in attivo. Insomma, non ci sono rischi per quanto riguarda le spese di stampa, a differenza del passato. E considerando che tra gli artisti coinvolti ci sono anche Trent Reznor (deus ex machina dei Nine Inch Nails) e Keith Richards (chitarrista dei Rolling Stones), non stiamo parlando di un'idea industriale solo per ragazzini di belle speranze.  

A proposito di musica, ha fatto sensazione la scelta del gruppo dei Wilco di mettere in streaming il loro nuovo album dopo che quest'ultimo era uscito illegalmente online prima che fosse ufficialmente disponibile. Con grande freddezza e savoir faire, non sono state minacciate cause legali, ma si è preso atto della situazione e si è ben pensato di rendere la vita più semplice agli utenti. Risultato? Un sacco di pubblicità gratuita e apprezzamento per la scelta, che ormai a qual punto non poteva più creare danni alle vendite (visto che tanto la versione piratata era già disponibile).

Noi, intanto, continuiamo a parlare di anonimato su Internet e di tagliare le connessioni ai pirati, che è più divertente e utile per l'economia...

Cosa ne pensate? Ditecelo nei commenti qui sotto o in questo thread del forum!

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