Nuove recensioni per Harry Potter 6

Variety, Hollywood Reporter e Guardian sono fra le prime testate a recensire Harry Potter e il Principe Mezzosangue: pareri discordanti, qualche critica ma anche molti elogi.

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Fonte: varie

Di seguito la traduzione di passi scelti di queste prime recensioni di Harry Potter e il Principe Mezzosangue. Pare sia attivo in questi giorni un embargo sulle recensioni, per cui da metà settimana in poi dovrebbero uscirne di più.

Variety:

Dopo aver saltato L'Ordine della Fenice, lo sceneggiatore Steve Kloves è felicemente tornato a condensare con abilità un libro enorme in una forma drammatica gestibile; tra le molte difficili scelte narrative, ha deciso di ridurre l'impatto degli scontri violenti che circondano l'assassinio finale, e ha rimandato all'episodio successivo l'entrata in scena del ministro Rufus Scrimgeour.

Il regista David Yates, dopo un debutto banale nel film precedente, qui mostra molta più fiducia in sé, e aggiunge molto realismo a quella che otto anni fa è iniziata come una saga di fantasy per bambini; gufi ed elfi domestici sono sostituiti da ragazzi che flirtano apertamente nel bar della metropolitana, controlli di sicurezza a scuola e ormoni adolescenziali impazziti. I set sono stati semplificati per ridurre l'effetto-favola di Hogwarts ed enfatizzare il suo carattere grigio e medievale, e anche l'obbligatoria partita a Quidditch è mostrata con molta più attenzione alla comprensibilità dei movimenti rispetto ai film precedenti.

E' in questo capitolo della saga Potter che il cattivo ma ambiguo Piton deve mostrare di che pasta è fatto davvero, e l'indispensabile Rickman se la cava bene come al solito, con battute infinitamente mordaci. Viene spronato dall'insidiosa Bellatrix Lestrange, un ruolo che Helena Bonham Carter interpreta con tale ipnotico abbandono che si spera di vederla ancor meglio negli ultimi film.

I particolari dell'ultima missione di Silente e Harry potrebbero generare confusione nei non esperti, anche se ormai è improbabile che tra il pubblico ci sia chi non conosce la storia. Per il resto il film è chiaro e limpido: Yates ora è a suo agio con la storia e ha creato un film potteriano meno desideroso di compiacere (rispetto ai precedenti) e già questo in sé è segno di una maturità nella serie.

La produzione e gli effetti speciali sono straordinari come al solito: menzione speciale al nuovo arrivato Bruno Delbonnel, la cui fotografia crea grande atmosfera. La colonna sonora di Nicholas Hooper suscita molte emozioni, e contiene solo tracce dei temi originali di John Williams.

Hollywood Reporter:

L'imminente confronto finale tra Harry e le forze del male guidate da Lord Voldemort tende a offuscare i momenti di comicità e romanticismo. Sì, la fine della storia è ormai in vista, eppure ci sono ancora tanti punti da sviluppare e risolvere per gli studenti e i professori di Hogwarts, e per i loro nemici.

Il film inizia in gran fretta. I Mangiamorte assediano il mondo magico e quello babbano, tuffandosi dal cielo per distruggere parti di Londra, fra cui il Millennium Bridge. D'un tratto Silente appare sulla banchina della stazione per intercettare il suo studente migliore (un Daniel Radcliffe dall'aria più adulta ma più inquieta), il quale stava per conquistare una ragazza. Silente gli chiede invece di accompagnarlo in una missione urgente.

Tutte queste scene sembrano accostate con troppa fretta. Non dovrebbero esserci ripercussioni dopo il crollo di un ponte a Londra? Il film non si interrompe mai per chiederselo. Steve Kloves, che ha sceneggiato i primi quattro film ma ha saltato il quinto, è di ritorno per accompagnare lo spettatore in una serie di eventi che si susseguono in un batter d'occhio.

Questa serie di film è stata marcata da una tensione tra i produttori e i registi su come raggiungere un pubblico più vasto dei lettori di J.K. Rowling. I primi film non omettevano una sola virgola del libro; il terzo e il quarto tagliavano pezzi e si concentravano sulle emozioni. Gli ultimi due, sotto la guida di Yates, hanno spesso lasciato perplessi gli spettatori che non avevano letto i libri.

In questo sesto film non c'è quasi mai un momento di riflessione, se non per descrivere pulsioni romantiche.

Guardian:

Molte guance arrossate, molti balbettamenti e baci. Harry bacerà Ginny? Ron è furbo abbastanza per capire che Hermione...? Be', non siamo in "Skins". Le mani restano sempre sopra la cintura.

E tutto ciò evidenzia la peggior debolezza della serie: la regia può (e riesce a) controllare quasi tutto, eccetto il modo in cui gli attori stanno crescendo. Eppure, David Yates sa come giocarsi tutte le carte. Il film è un po' goffo ma è solido, con molti begli effetti speciali. Il fatto che le battaglie, in questa fase finale della lotta contro Voldemort, inizino a somigliare a quelle del Signore degli Anelli non è certo un difetto: è un linguaggio cinematografico ben sperimentato, e funziona a dovere.

Harry Potter e il Principe Mezzosangue, per la regia di David Yates, esce il 15 luglio 2009 (anche in Italia).

Trovate tutte le informazioni sul cast, la trama, le immagini, i video e le locandine del film nella nostra scheda.

Harry Potter e i Doni della Morte sarà invece diviso in due film: Harry Potter e i Doni della Morte: parte I, previsto per il 19 novembre 2010, e Harry Potter e i Doni della Morte: parte II, previsto per il 15 luglio 2011. Maggiori informazioni nella scheda 1 e nella scheda 2.

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