Nuove ipotesi per Una Notte da Leoni 3

In vista del successo assicurato di Una Notte da Leoni 2, il regista e gli attori stanno già speculando sulla location del prossimo episodio della saga...

Condividi

Dopo il successo straordinario del primo film, Una Notte da Leoni 2 sembra deciso a ripetere l'impresa, incassando centinaia di milioni di dollari in tutto il mondo. Sebbene il terzo episodio non sia ancora stato ordinato dalla Warner Bros, è solo questione di tempo prima che arrivi il via libera ufficiale per iniziare la preproduzione.

Dando per scontato quindi che il terzo film si farà, la vera domanda è quale sarà la location in cui i protagonisti finiranno per trovarsi inevitabilmente nei guai.

I primi a parlarne sono la giovane Jamie Chung, nuova arrivata nel cast del secondo film, e Justin Bartha, uno dei quattro membri del cast originale. La Chung ha già un'idea precisa di dove vorrebbe che fosse ambientato il terzo film:

Probabilmente Amsterdam. Se pensate alle città più folli e divertenti del mondo, sarebbero Las Vegas, Bangkok e Amsterdam.

Una tesi che viene confermata anche da Bartha:

Amsterdam potrebbe essere un tipo diverso di Hangover. Sarebbe divertente. E Zach Galifanakis probabilmente sarebbe già là.

Più enigmatico invece il regista Todd Phillips, che si sta ovviamente gustando il successo inaspettato della saga ed è pronto a tirare le somme:

Se faremo un terzo film, se ci fossero il pubblico e il desiderio per farlo, penso che ci sia già una chiara idea di dove dovremmo spostarci e certamente non sarà lo stesso template che avete visto in questi due film. Come potete immaginare avevamo ovviamente pensato a una trilogia fin dall'inizio. Il terzo sarebbe un capitolo conclusivo. Il massimo che posso dire è che non ne ho parlato con gli attori ma non ho intenzione di seguire il template già collaudato, sarebbe un'idea nuova.

E sebbene Amsterdam resti un'ipotesi concreta, Phillips non ha voluto sbilanciarsi e ha preferito scherzare sulla scelta della prossima città:

[La decisione verrà presa] da una commissione come quella olimpica, che valuta le città candidate e vola per il mondo fra donne e tangenti per decidere il vincitore.

Continua a leggere su BadTaste