The Nun 2, il regista su Bonnie Aarons: "Non segue il metodo, non devi chiamarla Valak sul set"
Il regista di The Nun 2 spiega che l'interprete di Valak Bonnie Aarons è terrificante nei panni del personaggio, ma smette di interpretarlo una volta finita la scena
In The Nun 2, il nuovo capitolo del Conjring Universe uscito la scorsa settimana nelle sale cinematografiche italiane, il demone Valak, interpretato dall'attrice Bonnie Aarons, torna a tormentare la Suor Irene di Taissa Farmiga (e non solo lei chiaramente).
LEGGI - The Nun 2: Suor Irene e Lorraine Warren sono parenti? Il regista da’ la sua sibillina risposta
Bonnie è un'icona dell'horror ed è apparsa in molti grandi film horror (ecco la sua pagina su Imdb). Questo è ovviamente il suo più riconoscibile, è quello per cui tutti la conoscono. Ha un'energia spaventosa sul set. Quando si trucca e si presenta sul set, è davvero inquietante. È davvero dedita al personaggio e porta in scena un'energia alla quale tutti rispondano positivamente, dalla troupe agli attori.
C'erano attori che erano fan del film originale, e c'era questa sorta di ammirazione, quasi da celebrità: erano tutti e tutte entusiasti di vederla nei panni di The Nun e di essere in un film con The Nun, ma erano anche molto spaventati da lei. Posso dire di aver provato questa sensazione personalmente la prima volta che è apparsa sul set.
Quando non è nel personaggio però, spiega Michael Chaves, Bonnie Aarons:
È una persona adorabile al di fuori del personaggio ed è l'esatto opposto di Valak. È molto divertente, vivace ed è facilissimo parlare con lei. È davvero una gran persona.
Il regista aggiunge anche che Aarons non segue il method acting e non rimane nel personaggio durante tutta la lavorazione del film.
Smette di essere il personaggio fuori dalle scene. Non devi chiamarla Valak o spruzzarle addosso l'acqua santa per farla lavorare e andare sul set. È bellissimo avere una relazione professionale con lei. Quando accende la sua interpretazione, lo fa davvero. Accade quello che si può vedere anche con Vera e con Taissa Farmiga: possono "accendersi" e immergersi completamente nel momento e nel personaggio. Ma poi, quando si dice "taglia" e il ciak finisce, prendono una boccata d'aria e tornano alla normalità. È un livello di professionalità elevatissimo. Solo certi attori possono farlo davvero. È davvero complicato essere in grado di entrare in quella zona e poi essere capaci di tornare alla realtà. Loro lo fanno benissimo.
Tutte le informazioni sul film nella nostra scheda!
Cosa ne pensate? Se siete iscritti a BadTaste+ potete dire la vostra qua sotto!
FONTE: People Magazine