Nocterra: Scott Snyder presenta l'horror adrenalinico disegnato da Tony Daniel
Il celebre sceneggiatore Scott Snyder lancia, insieme a Tony S. Daniel, Nocterra, una storia adrenalinica sulle paure che albergano in noi
Il numero #1 di Nocterra è uscito negli Stati Uniti lo scorso 3 marzo, e lo scrittore ne ha presentato i temi e i personaggi con queste parole:
Snyder - Il motivo per cui ho deciso che fosse il momento giusto di uscire con Nocterra è il fatto che abbracci il mio amore per la narrazione teatrale e grandiosa, che spesso utilizzo per le serie di supereroi DC. Ma è anche personale come Wytches. Parla dell'oscurità che ci separa e ci rende irriconoscibili gli uni agli altri in questo particolare momento, e la necessità di superarla stabilendo dei legami. È una specie di libro che tocca tutte le basi, come American Vampire: raduna tutti gli elementi di cui amo scrivere in un'unica soluzione.
La serie con Tula Lotay è una fiction storica; non ci sono elementi soprannaturali o horror, è un dramma semplice e diretto. Quella con Francis Manapul è una storia di fantascienza, un filone su cui non ho mai lavorato molto, a eccezione di The Wake, che è come un noir fantascientifico. Sono tutte cose che mi spingono fuori dalla mia zona di comfort, ma per cominciare volevo partire con qualcosa che ne facesse parte completamenteIo e Tony S. Daniel siamo amici da tempo e ci siamo frequentati spesso nel corso degli anni. Di tanto in tanto abbiamo lavorato assieme su cose legate a Batman. Ogni volta che capito a Chicago, lo cerco per uscire assieme, e quando gli ho parlato di Nocterra, circa due anni fa, mi ha risposto: "Non appena sono libero, facciamolo!". Non ho proposto la serie a nessun altro artista. Trovo il suo stile perfetto per le priorità di questa serie, che è concepita per essere il classico blockbuster estivo di successo, un horror adrenalinico, una storia d’azione esagerata.
La protagonista di Nocterra, Val, è una creazione che si è sviluppata in modo davvero organico, in rispondenza alle priorità della serie. Volevo un personaggio che avesse sperimentato l'oscurità in un modo che rispecchiasse le ansie che avevo al riguardo da giovane. Quando ero ragazzo, la mia paura del buio era legata a doppio filo alle mie ansie: al buio, ognuna delle tue paure può diventare reale e materiale. Ecco perché ho creato il Multiverso Oscuro per DC: è difficile fugare quelle paure quando ognuna di esse può prosperare nelle tenebre. L'ansia per me è l'esperienza di non riuscire a reprimere le paure irrazionali.
Volevo un personaggio che avesse vissuto qualcosa del genere, quindi ho pensato a qualcuno che fosse nato con queste gravi cataratte e avesse trascorso la prima parte della sua vita nell'oscurità. E anche Tony voleva qualcuno con un background che si rifacesse a certi aspetti delle sue origini, voleva che facesse parte di una famiglia ma che si prendesse cura di qualcun altro. Lui è padre di due figlie e ha voluto introdurre un elemento più protettivo, che abbiamo costruito insieme: Val è cresciuta fuori dagli Stati Uniti, poi è venuta qui e improvvisamente ha subito questo intervento che le ha permesso di acquistare la vista, ma non si fida dei suoi occhi. Non si è mai fidata e prova mille sospetti mentre tenta di proteggere il suo fratello adottivo. Sono tematiche che si ricollegano sia a me che a lui. Amo l’aspetto di Val, e spero che i fan la adorino tanto quanto noi.
Quando ti fai strada attraverso gli spettri dell'ansia (e non solo dell’ansia, ma dell’intera mentalità in cui ti trovi quando sei isolato), inizi a seguire le teorie del complotto e a guardare le cose attraverso un labirinto di specchi che ti mostrano solo immagini distorte, elementi paralleli che escono da te per tornare a te. E questo può essere terrificante se la tua mente attraversa una crisi e riesci solo a pensare che le cose andranno a finire male. Oppure può essere stranamente rinvigorente quando sei in un posto pieno di teorie bizzarre che ti conferiscono potere, ma in entrambi i casi non è reale.
Questi tipi di verità esistono al di fuori del mondo materiale, e l'unica via d'uscita è legarsi gli uni con gli altri, incontrarsi lungo le strade oscure, trovare un terreno comune. Quindi il mondo di Nocterra è molto rappresentativo di come mi sentivo da bambino, ma contiene anche un messaggio forte che voglio trasmettere ai miei figli sul mondo di oggi. È letteralmente una serie che parla di un'oscurità che ci trasforma in mostri isolandoci gli uni dagli altri: se non restiamo insieme, rischiamo di diventare creature irriconoscibili.
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