Noah, la Paramount dà l'ok definitivo alla versione di Aronofsky

Darren Aronofsky rivela che, dopo una serie di test screening con montaggi alternativi, la Paramount ha deciso di dare l'ok definitivo alla versione di Noah concepita dal regista...

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Non è un mistero che la produzione di Noah, kolossal biblico di Darren Aronofsky, non sia stata una passeggiata: dalle costose riprese con colossali set in esterni alle ricostruzioni nei teatri di posa, ai rumour di problemi con il primo montaggio del film apparentemente non apprezzato dal pubblico durante alcuni test-screening.

Ora, in un lungo speciale dedicato al film, l'Hollywood Reporter fa chiarezza sulla situazione parlando con lo stesso Aronofsky, che parla apertamente dei problemi:

Ci sono stati dei momenti difficili, e uno particolarmente spinoso. I dirigenti della Paramount hanno mostrato a un pubblico selezionato circa sei montaggi diversi del film fatti realizzare da loro. La cosa mi ha molto irritato, ovviamente: nessuno mi aveva mai fatto qualcosa di simile.

La cosa che ha irritato maggiormente Aronofsky, che a quanto pare non è pratico di test-screening (una consuetudine a Hollywood) ma che ha dovuto accettare di non avere l'ultima parola sul montaggio in cambio di un budget sopra i 100 milioni di dollari (125 per la precisione), è il fatto che la Paramount raccogliesse i commenti del pubblico dopo aver mostrato versioni del film troppo lunghe (2 ore e mezza, contro le 2 ore e 15 di durata della versione finale), con una colonna sonora incompleta e senza tutti gli effetti visivi:

Immagino che se facessi film horror o commedie potrebbero essere utili, ma nei film drammatici è molto difficile basarsi sui test screening. Non sono mai stato d'accordo sull'utilizzarli.

Apparentemente le versioni del film montate dalla Paramount non hanno ottenuto risultati migliori con il pubblico (l'obiettivo era ottenere reazioni molto positive da un pubblico composto principalmente da persone religiose) e così la major ha deciso di dare fiducia al regista:

Ci hanno provato, ma alla fine sono tornati sui loro passi. La mia versione definitiva del film non è stata mostrata al pubblico, è quella che è stata scritta e che ha ricevuto il via libera.

Aronofsky è molto fiero del proprio lavoro, in particolare del suo approccio indipendente anche se si tratta di una produzione da blockbuster:

Sono molto bravo a chiudere. Non ho mai rigirato una scena, e questo è molto strano nelle produzioni ad alto budget. Sono meticoloso. Siamo un team che arriva dal cinema indipendente, abituati a risorse limitate.

Non resta che aspettare la fine di marzo e capire come reagirà al film il pubblico e la critica: quello che è certo è che vedremo la versione pensata originariamente dal regista, senza particolari interferenze.

Intanto sono arrivate altre due locandine ufficiali del film: il primo è il character poster italiano di Jennifer Connelly, mentre il secondo è il poster americano di Logan Lerman. Potete vederli cliccando sulle miniature sottostanti:

Il film è un adattamento fedele della storia di Noé presente nel Vecchio Testamento, e racconta le peripezie dell'uomo cui Dio chiese di costruire una immensa nave per salvare una coppia per ogni specie - inclusa la sua famiglia - dal catastrofico diluvio che stava per scatenare. L'Arca è stata costruita realmente a Oyster Bay, New York, e sarà uno dei set del film.

Nel cast, oltre a Russell Crowe, anche Emma Watson (la figlia adottiva di Noé), Jennifer Connelly (la moglie Naameh), Logan Lerman e Douglas Booth (i figli), Ray Winstone (il nemico di Noè Tubal-Cain), Anthony Hopkins (Matusalemme), Kevin Durand, Marton Csokas e Dakota Goyo. Jóhannes Haukur Jóhannesson e Arnar Dan saranno poi Caino e Abele in un probabile flashback.

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