No Time to Die, secondo il regista Safin doveva superare la minaccia di Blofeld
Vi abbiamo già parlato dell'intervista condotta da GQ con Rami Malek a proposito del suo Safin, e adesso tocca al parere del regista
Prima di tutto, Rami appartiene alla stessa compagnia e respira la stessa aria degli attori più grandi. I suoi premi parlano, ma anche il suo lavoro. Una volta entrato nel territorio di Christoph Waltz/Blofeld, non potevamo fare un passo indietro. È stato difficile perché non volevamo creare un super cattivo scontato, ma al contempo doveva essere minaccioso non solo per Bond e per le persone che ama, ma anche per il mondo intero.
Ci siamo davvero seduti a riflettere e a pensare a cos'è che davvero ci spaventa, a cosa ci induce il panico.
No Time to Die sarà al cinema il 2 aprile 2021.
Questa la sinossi ufficiale:
Bond ha abbandonato gli impegni in prima linea e si gode una tranquilla vita in Giamaica. La sua pace ha vita breve dopo che il vecchio amico Felix Leiter della CIA si palesa con una richiesta d’aiuto. La missione ha l’obiettivo di recuperare uno scienziato rapito e si rivela molto più complessa di quanto atteso: Bond sarà messo alla prova da un misterioso nemico dotato di una nuova arma tecnologica.
Scritto da Neal Purvis e Robert Wade, Scott Z. Burns e Phoebe Waller-Bridge, oltre che da Cary Fukunaga che è anche regista, il film vede nel cast Daniel Craig, Lea Seydoux, Naomie Harris, Ben Whishaw, Rory Kinnear e Ralph Fiennes. Tra i nuovi ingressi del nuovo 007 troviamo Lashana Lynch, David Dencik, Ana De Armas, Billy Magnussen, Dali Benssalah e Rami Malek.
Cosa ne pensate? Curiosi di vedere il James Bond di Cary Fukunaga? Diteci la vostra nei commenti qua sotto!