No Time To Die: la MGM era riluttante a far morire James Bond nel film

Daniel Craig rivela che la MGM era riluttante a far morire James Bond in No Time To Die, come invece volevano lui e la produttrice

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In No Time To Die, ultimo capitolo della saga di 007(LEGGI LA RECENSIONE), il James Bond di Daniel Craig va incontro alla morte, decidendo di sacrificarsi per la salvezza della sua famiglia. Qualche mese, fa i produttori della saga avevano svelato che avevano dovuto lottare con la MGM per prendere questa importante svolta narrativa (qui le loro dichiarazioni) mentre ora è lo stesso attore protagonista a confermare la "riluttanza" dello studio, aggiungendo maggiori dettagli. Ecco le sue parole:

Se uccidiamo Bond, possiamo ricominciare. Credo che anche Barbara [Broccoli, produttrice] lo pensasse. Ma, beati loro, lo studio, la MGM, ci fanno: "Ma di cosa state parlando? Siete fuori di testa?". C'era una certa riluttanza. Quindi abbiamo dovuto farlo in segreto.

Craig spiega inoltre che il sacrificio del suo personaggio era funzionale a mostrare un lato diverso del suo carattere:

La vera tragedia è quando non hai assolutamente scelta. Dovevamo trovare un modo per rendere la sua morte non una scelta. È stato il Bond più felice di sempre, perché aveva trovato esattamente quello che stava cercando. Come tutti sulla Terra, stava solo cercando l'amore.

Trovate tutte le informazioni su No Time to Die nella nostra scheda!

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FONTE: The Sunday Times

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