No Time to Die, Ben Whishaw insoddisfatto dalla storyline LGBTQ+ di Q
In una nuova intervista, l'interprete di Q in No Time to Die, Ben Whishaw, parla della sua insoddisfazione per la storyline LGBTQ+...
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L'osservazione dell'attore scaturisce nel momento in cui l'intervistatore gli spiega di aver, da una parte, apprezzato un momento così progressista in una franchise normalmente percepita come "conservatrice" ma, dall'altra, di averlo trovato un po' fine a sé stesso, senza un effettivo sviluppo. Come se si trattasse di una "pezza" voluta dallo studio:
Suppongo di non poter dire che mi sia sembrata una mossa forzata da parte dello studio. Non è l'idea che mi sono fatto circa il come ci siamo arrivati. Penso che le motivazioni alla base fossero sincere. Ma sì, ricordo di aver provato qualcosa di simile a quello che mi fai notare tu. Ho pensato "Ok, stiamo facendo questa cosa senza poi farci altro?". Forse ricordo di essermi sentito un po' insoddisfatto. Ma per qualche ragione, non ne ho parlato con nessuno coinvolto nella realizzazione del film. Chissà, magari in un qualche altro progetto l'avrei fatto? Quella di Bond è una macchina davvero gigantesca. Ho pensato a lungo all'opportunità di mettere o meno in discussione la cosa. Alla fine ho deciso di non farlo. Ho accettato quello che era scritto nella sceneggiatura e ho recitato le battute.
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