Nintendo Switch, la sua reale potenza non è un fattore fondamentale per uno sviluppatore di Little Nightmares

Ancora dubbi e supposizioni sulla reale potenza grafica di Nintendo Switch. Questa volta dice la sua uno sviluppatore di Little Nightmares

Lorenzo Kobe Fazio gioca dai tempi del Master System. Scrive per importanti testate del settore da oltre una decina d'anni ed è co-autore del saggio "Teatro e Videogiochi. Dall'avatara agli avatar".


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E' successo ai tempi del Nintendo Wii, è riaccaduto con Wii U, si sta ripetendo lo stesso mantra, per l'ennesima volta, anche con Nintendo Switch. Le domande sono sempre le stesse: quanto è potente? Reggerà il confronto con le concorrenti?

Nella mischia di chi fa ipotesi e dice la sua in proposito, si è buttato a capofitto anche Dave Mervik, sviluppatore presso Tarsier Studios, software house alle prese con  Little Nightmares, gioco indie dalle tinte horror che promette faville.

A suo dire "la potenza dell'hardware non è mai stata una cosa importante per Nintendo in tempi recenti. Non lo è stato con il Nintendo Wii, né con il Wii U. L'accessibilità dei prodotti, i giochi first-party e la dedizione degli studi third-party sono ciò a cui tiene di più. Nintendo Switch farà ciò che deve e avrà tutto il potenziale per farlo bene, sia che sia posto in diretta concorrenza con Sony e Microsoft o meno".

Dichiarazioni molto simili vennero rilasciate, ai tempi, da numerosi sviluppatori che si espressero sulla potenza di Nintendo Wii e Wii U. Similmente, insomma, è lecito attendersi un gap piuttosto evidente tra la console ibrida di Nintendo e il binomio PlayStation 4-Xbox One. Ma mai come prima d'ora, in effetti, la Grande N potrebbe avere successo anche facendo a meno della semplice forza bruta.

Fonte: Gamingbolt

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