Nightmare: Robert Englund sulla longevità della franchise "Gli incubi sono un fattore universale"
La spiegazione è stata data durante un Q&A al Fandemic Tour Sacramento
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Nonostante il remake del 2010 non sia riuscito a dare vita a un nuovo filone, è ovvio affermare che quella di Nightmare sia una delle saghe horror più amate di sempre e che il suo protagonista principale, il "boogeyman" Freddy Krueger sia una delle icone cinematografiche più riconoscibili (e non soltanto dagli amanti dell'orrore).
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Durante un Q&A al Fandemic Tour Sacramento (via CB.com), Robert Englund, colui che ha vestito i panni del personaggio di cui sopra, ha spiegato il perché della longevità dell'epopea inaugurata dal film di Wes Craven.
Mi piacerebbe poter assumermi tutti i meriti del successo di queste pellicole, ma la ragione pura e semplice è che si tratta di film universali perché gli incubi sono un fattore universale. Come i sogni. Non so se siete consapevoli del fatto che a prescindere dal dove ci troviamo, possiamo starcene in un igloo o a fare surf alle Hawaii o in un piccolo villaggio in Africa, tutti facciamo dei sogni o abbiamo degli incubi [...] A Nightmare on Elm Street è diventato subito qualcosa di universale proprio per questa ragione.