Niente di nuovo sul fronte occidentale: il regista racconta i retroscena della complicata realizzazione del film

Edward Berger, regista di Niente di nuovo sul fronte occidentale, racconta la complicata realizzazione del film

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In un'intervista con la CNN, Edward Berger, regista di Niente di nuovo sul fronte occidentale (LEGGI LA RECENSIONE), ha raccontato alcuni retroscena sulla complicata realizzazione del film. Il nuovo adattamento del romanzo di Erich Maria Remarque, fresco trionfatore ai BAFTA e forte delle sue 9 nomination agli Oscar, è disponibile su Netflix e narra le vicende di alcuni giovani soldati dell'esercito tedesco durante la Prima Guerra Mondiale.

Nella fase di pre-produzione, il compito principale del regista-sceneggiatore era fornire ai suoi protagonisti di una backstory. Per questo, si è rivolto a un archivio online contenente migliaia di lettere inviate da e verso i campi di battaglia della Prima Guerra Mondiale ed è stato colpito in particolare da una di queste. Conteneva i dettagli su ciò che una moglie aveva inviato al marito al fronte, sui soldi che lui aveva rimandato indietro, sulle persone che conoscevano in patria. Elementi che Berger ha poi riutilizzato nella sua narrazione, come quando sentiamo Paul (Felix Krammer) parlare di un pacco ricevuto dalla consorte con salsicce, crauti ed essenza di Hingfong.

Ma la parte più complicata è stata sicuramente quella delle riprese. Il film infatti è stato girato in Repubblica Ceca, con l'obiettivo di catturare alcune delle condizioni sopportate dalle vere truppe sul fronte occidentale. Il terreno era ghiacciato nel gennaio 2021, quando lo scenografo Christian Goldbeck ha dato il via libera per iniziare a scavare centinaia di metri di trincee in un'area grande come quattro campi da calcio. "Volevamo renderlo viscerale e fisico", ricorda il regista. "Abbiamo cercato di dare al pubblico la dimensione dell'intera faccenda, e questo è stato un compito non da poco". Il disgelo ha infatti offerto poca tregua all'inizio delle riprese. "Pioveva, c'era brutto tempo, faceva freddo. Siamo sprofondati nel fango fino ai fianchi e abbiamo dovuto essere soccorsi. Probabilmente ho perso cinque stivali di gomma durante questo film".

La fatica ha raggiunto l'apice girando la scena più cruda di Niente di nuovo sul fronte occidentale, in cui Paul (Felix Krammer), all'interno di un grande cratere allagato, pugnala ripetutamente un soldato francese, lo guarda morire e poi, inorridito da ciò che ha fatto, cerca di confortarlo. Un passaggio molto importante:

Ricordo che Felix mi disse che all'improvviso aveva sentito un rumore. Si è accorto che il cameraman britannico stava piangendo mentre lo riprendeva. Credo che la scena del cratere non sia solo il cuore del film e del libro, ma sia diventata anche il nostro. Ci ha davvero uniti. È stata un'esperienza meravigliosa. Difficile, ma meravigliosa.

Trovate tutte le informazioni su Niente di nuovo sul fronte occidentale nella nostra scheda.

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FONTE: CNN

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