Il New York Post cancella la pagina dei fumetti
Settimana scorsa i lettori del New York Post hanno visto improvvisamente sparire la pagina con le vignette e le strisce a fumetti...
Carlo Alberto Montori nasce a Bologna all'età di 0 anni. Da allora si nutre di storie: lettore, spettatore, ascoltatore, attore, regista, scrittore.
Il motivo per cui la pagina dei fumetti è scomparsa sembra imputabile al loro costo, non più sostenibile dalla direzione del quotidiano.
Potrà sembrare strano, ma molti lettori americani comprano un quotidiano proprio per la pagina dei fumetti, la prima lettura dopo l'acquisto per allietare la colazione o il viaggio in metropolitana verso il lavoro.
Per altri invece la sparizione sarà passata inosservata a causa del mancato annuncio che la segnalasse, magari spiegando i motivi della scelta.
Si tratta di un altro duro colpo per i cartoonist americani, visto che vignette e strisce sono un formato di fumetto nato e sviluppato appositamente per i quotidiani. Ma la crisi del settore, ora che sempre più persone preferiscono informarsi su Internet, trascina nel baratro anche una fetta del mondo del fumetto.
Alcune strip e vignette nascono e sopravvivono sul web, ma è innegabile che la graduale scomparsa dai quotidiani sia un duro colpo per il formato, un processo esaminato anche nel documentario Stripped.
Forse il fumetto è qualcosa di non necessario?
Lasciamo rispondere Heart the City, uno di fumetti interessati, con la striscia che sarebbe dovuta essere pubblicata proprio nel giorno incriminato.
Fonte: Jim Romenesko