Nel 2014 il mercato dei manga è cresciuto ancora in Giappone

Nel 2014 è stata registrata una crescita del mercato dei manga in controtendenza con la realtà italiana e quella americana

Classe 1971, ha iniziato a guardare i fumetti prima di leggerli. Ora è un lettore onnivoro anche se predilige fumetto italiano e manga. Scrive in terza persona non per arroganza ma sembrare serio.


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La Oricon, l'azienda che fornisce settimanalmente statistiche e informazioni sulla musica e altri prodotti per l'intrattenimento come DVD e videogiochi in Giappone, è anche la fonte indiscussa per quanto riguarda numeri e dati attorno ai manga. Quelli resi pubblici qualche giorno fa sono davvero incoraggianti per il fumetto nel Sol Levante, indicando un andamento in controtendenza con realtà come quella italiana o quella americana.

[caption id="attachment_43753" align="alignright" width="205"]L'Attacco dei Giganti L'Attacco dei Giganti[/caption]

Nel suo Annual Market Report, il resoconto annuale che copre il periodo dal 30 dicembre 2013 al 28 dicembre 2014, emerge infatti un elemento degno di nota. Mentre tutto il mercato nipponico dell'editoria ha subito una contrazione del 2,5%, quello dei tankobon è aumentato e ha toccato quasi i 282 miliardi di yen (2 miliardi di euro).

È il secondo anno si seguito con segno positivo ed è anche la cifra mai registrata prima dalla Oricon dall'inizio delle sue relazioni, risalenti al 2008. Ragionando in termini di volumi, parliamo di oltre 500 milioni di copie vendute nel 2014, l'1,3% in più rispetto al 2013. L'Attacco dei Giganti di Hajime Isayama (pubblicato nel nostro paese da Panini Comics) ha ovviamente svolto un ruolo cruciale in questa impennata, ma altri titoli hanno dato il loro ragguardevole contribuito anche grazie alle trasposizioni anime e live-action.

Ve ne viene in mente qualcuno? Vi aiutiamo noi: One Piece di Eiichiro Oda, Haikyu!! di Haruichi Furudate, The Seven Deadly Sins di Nakaba Suzuki (tutti stampati in Italia da Star Comics) e Tokyo Ghoul di Sui Ishida (targato J-POP qui da noi).

L'intera industria del settore ha totalizzato nel 2014 circa l'1% in meno in rapporto all'anno precedente, ossia all'incirca poco più di 1028 miliardi di yen (7,8 miliardi di euro), cifre da capogiro in Occidente. Le tre fasce principali sono costituite dai libri tradizionali che hanno conosciuto una perdita del 2,5% con 624 miliardi di yen (4,8 miliardi di euro), quelli in formato economico (detti bunko) con una flessione del 4% circa rispetto al 2013 con 122 miliardi di yen (circa un miliardo di euro) e ovviamente i fumetti con una crescita del 4%.

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Fonte: Anime News Network

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