Narnia: la distribuzione nelle sale Imax del film di Greta Gerwig potrebbe creare un "precedente" problematico per Netflix?

Il blockbuster della regista di Barbie potrebbe portare a un drastico cambiamento nelle strategie distributive dello streamer, che presenta non poche questione ancora aperte

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A fine ottobre, vi riportavamo come il reboot de Le cronache di Narnia, diretto da Greta Gerwig per Netflix, potrebbe portare a un drastico cambiamento nelle strategie dello streamer, che attualmente non porta i propri titoli su larga scala nei cinema. Quest'ultimo sarebbe in trattative con IMAX Corp. per un'eventuale distribuzione del blockbuster negli oltre 2.000 schermi IMAX del circuito in tutto il mondo. Una decisione in risposta ai malumori della regista che ha firmato l'accordo per il progetto prima dell'uscita di Barbie e che, dopo il suo successo, sta avanzando qualche pretesa.

I dettagli di questa eventuale distribuzione non solo ancora chiari e riporta inoltre Variety che un altro punto chiave in fase di definizione è il tempo che intercorrerà tra l'uscita in Imax e il lancio in streaming su Netflix. Una finestra ridotta potrebbe rivelarsi un problema: “AMC, Regal, Cinemark e tutti i partner che hanno sale Imax non saranno felici di investire denaro per promuovere un film che si potrebbe vedere su Netflix una settimana dopo”, afferma l'analista Eric Handler.

Se creano un precedente con un film, cosa succederà?”, sottolinea poi l'esperto Peter Newman. “Chi ci dice che un regista che nella mente del pubblico vale tre quarti di Greta non debba chiedere lo stesso? Sarà molto difficile mantenere questa disciplina”.

Appena un mese fa, Imax ha scelto come direttore creativo Jonathan Fischer, ex-vicepresidente di Netflix per la strategia e l'analisi dei contenuti globali. Quest'ultimo sarebbe fortemente coinvolto nella ricerca di un compromesso che possa soddisfare tutte le parti in gioco. Recentemente, infatti, il co-CEO dello streamer, Ted Sarandos, ha nuovamente difeso la politica di chiusura alle sale della società: qui le sue parole.

Vi ricordiamo inoltre che Netflix, proprio per questo motivi, ha perso il nuovo film di Emerald Fennell con Margot Robbie per il quale aveva offerto 150 milioni, ma che regista e star hanno preferito affidare alla Warner.

Fonte / Variety
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