Napoli Comicon, Sergio Bonelli Editore: l'incontro su Mercurio Loi
Nel corso di Napoli Comicon, Alessandro Bilotta e Michele Masiero hanno presentato la nuova serie Bonelli: Mercurio Loi
Fumettallaro dalla nascita, ha perso i capelli ma non la voglia di leggere storie che lo emozionino.
Il cast di disegnatori che affiancherà Mosca è composto da Giampiero Casertano, Onofrio Catacchio, Sergio Gerasi, Andrea Borgioli, Sergio Ponchione, Massimiliano Bergamo e Francesco Cattani, per i colori di Francesca Piscitelli, Erica Bernazzoli, Nicola Righi, Andrea Meloni, ai quali si aggiunge Stefano Simeone per un solo episodio. Le copertine, invece, sono tutte ad opera di Manuele Fior.
La serie non vuole essere un'opera storica e preferisce concentrarsi sui personaggi. Le loro azioni non toccano eventi o figure di quel periodo, le quali vengono lasciate sullo sfondo. Allo stesso tempo, però, non ci troveremo di fronte a una serie di racconti incentrati sul fantastico o l'esoterico. Si tratta di situazioni più realistiche, sebbene l'ambiguità delle tematiche trattate sia uno dei punti di forza sui quali lo stesso Bilotta ha detto di aver giocato.
Molti degli spunti dei racconti provengono da riflessioni di carattere filosofico: partendo ad esempio da una problematica semplice come la scelta di un nuovo domestico, l'autore si lancia in una serie di riflessioni sul giudizio, sulla scelta; un tema decisamente profondo e dai tanti risvolti.
Roma assume un ruolo centrale sulle pagine di Mercurio Loi, in particolare una delle peculiarità dei suoi abitanti: la capacità di lasciarsi scivolare addosso le difficoltà, le avversità; un atteggiamento derivato dall'indole dei romani che permea il comportamento dei personaggi di questa serie.
Altro ruolo importante nella serie sarà ricoperto dai personaggi femminili. Sebbene nel periodo storico trattato le donne non non ricoprivano alte cariche, essendo relegate ai margini, nei diversi racconti di Mercurio Loi le donne saranno animate da ambizioni, desideri di fuga ed emancipazione; scelta, questa, che rafforza la volontà di Bilotta di trattare tematiche d'attualità.
Bilotta ha voluto caratterizzare Mercurio come un supereroe, ma non nella sua accezioni cinematografica bensì in quella fumettistica, con tutto il carico di senso della meraviglia, azione e atteggiamenti stravaganti.
Sull'aspetto "scimmiesco" di Mercurio, domanda posta allo sceneggiatore durante il question time, Bilotta ha individuato una serie di aspetti del carattere del personaggio - dai misteri che si porta dietro alla sua sete di conoscenza - che gli hanno fatto subito pensare a una scimmia; motivo per il quale, in fase di creazione, Mercurio ha assunto queste fattezze.