Napoleon, nuove critiche degli storici al film di Ridley Scott: "Come uno sputo in faccia ai francesi"

Non accenna a diminuire la pioggia di critiche verso Napoleon di Ridley Scott e le varie inesattezze storiche della pellicola

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Non accenna a diminuire la pioggia di critiche verso Napoleon di Ridley Scott e le varie inesattezze storiche della pellicola interpretata da Joaquin Phoenix e Vanessa Kirby. Critiche alle quali, peraltro, si sono anche aggiunte le considerazioni non proprio positive di un vero "parente" della figura storica che dà il titolo al film, Joachim Murat, discendente di settima generazione dell’ex re di Napoli omonimo (Giacchino Murat), che sposò la sorella minore di Napoleone Bonaparte, Carolina (ECCO I DETTAGLI).

Variety ha voluto interpellare due esperti, l'editorialista Romain Marsily e lo stirico Patrice Gueniffey, per scavare a fondo nella questione. Vi proponiamo alcuni passaggi salienti di quanto pubblicato dal magazine:

Gueniffey: Giuseppina era una donna saggia che aveva già vissuto una vita prima di sposare Napoleone, che era un uomo più giovane e molto ambizioso. Questa dinamica è completamente alterata nel film perché Napoleone sembra molto più anziano. Non sono contrario alle scene inventate, ma quando vediamo Napoleone mettere la mano nel cavallo ferito per recuperare il proiettile e darlo a sua madre, ho pensato che fosse grottesco. Aveva un rapporto molto distante con sua madre.

Napoleone uccise molte persone in Egitto, ma non toccò nessun monumento. Portò con sé 130 studiosi in questa spedizione per fare un inventario della civiltà egiziana, quindi semmai se proprio dobbiamo qualcosa a Napoleone, è la creazione degli studi sull'antico Egitto.

Marsily: Questo film è come uno sputo in faccia al popolo francese perché sembra che Ridley Scott abbia ridicolizzato sia Napoleone che la storia della Francia. C'è una fascinazione per Napoleone in Francia, anche da parte di persone che lo odiano per aver reintegrato la schiavitù nelle Indie occidentali francesi e per il suo abuso di potere una volta diventato Imperatore della Francia, ma anche questa categoria di persone è rimasta delusa dal lungometraggio perché non affronta in modo sostanziale il suo lascito, a prescindere dal fatto che sia positivo o negativo.

Napoleone è stato un simbolo della meritocrazia perché ebbe successo nonostante non fosse un nobile, ma guardando il film esci dal cinema pensando che fosse un totale idiota. Napoleone non era un santo e nessuno si aspettava che Scott ne desse un ritratto evangelico, ma il suo Napoleone è così grottesco che ti chiedi come abbia fatto anche solo a ottenere i risultati che ha ottenuto.

Il film è nei cinema italiani dal 23 novembre con Sony Pictures ed Eagle Pictures poi, in una data ancora non stabilita ma presumibilmente verso l’inizio di gennaio, arriverà in streaming esclusivo su Apple TV+.

Tutte le informazioni sul film nella nostra scheda!

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FONTE: Variety

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