Mostro: Ryan Murphy risponde alle polemiche spiegando perché non ha contattato il padre di Jeffrey Dahmer

Ryan Murphy ha risposto alle polemiche spiegando perché non ha contattato il padre di Jeffrey Dahmer prima di realizzare la serie Mostro

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Ryan Murphy è tornato a parlare delle polemiche suscitate dalla serie Dahmer - Mostro: la storia di Jeffrey Dahmer, spiegando perché non ha voluto contattare il padre del serial killer, Lionel.

Il produttore e sceneggiatore ha sostenuto, in un'intervista rilasciata a Variety, che insieme al suo team ha contattato circa 20 famiglie delle vittime dell'assassino, ma di non aver ricevuto alcuna risposta. Il gruppo che ha compiuto le ricerche, inoltre, ha lavorato per circa 3 anni e mezzo.

Murphy ha poi spiegato:

Ho realizzato molti progetti biografici ed è come se fossi un reporter, cerco sempre di mantenermi neutrale. Penso che stiamo raccontando una storia davvero specifica e credo che Lionel abbia detto la sua. Questa non era quella storia.

Ryan ha inoltre criticato le polemiche legate al fatto che gli episodi fossero taggati come contenuti riguardanti la comunità LGBTQ+ su Netflix:

Si tratta di omofobia. Ho un detto: 'Il mio lavoro come artista è di tenere uno specchio che rifletta ciò che è accaduto'. Ed è brutto. Non è bello. Volete vederlo? Se lo volete, fatelo. Se non lo volete fare, distogliete lo sguardo, e alle volte un po' di questo oltraggio è diretto alla cornice dello specchio invece che a quello che rifletto. Per quanto mi riguarda capisco realmente che si sia sconvolti sull'inclusione di quell'elemento. Lo capisco, ma allo stesso tempo personalmente non sono d'accordo.

Che ne pensate delle risposte di Ryan Murphy alle polemiche suscitate da Dahmer - Mostro: La storia di Jeffrey Dahmer? Lasciate un commento!

Potete rimanere aggiornati sulla serie antologica di Netflix grazie ai contenuti pubblicati nella nostra scheda.

Fonte: Variety

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