Come Monty Norman ha creato il tema dei film di James Bond e come ha dovuto difenderne la paternità

La storia di come Monty Norman ha composto il tema dei film di 007 e le sue battaglie legali per difenderne la paternità

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Lunedì scorso ci ha lasciato all'età di 79 anni Monty Norman, compositore conosciuto soprattutto per aver realizzato il celebre tema dei film di Jason Bond.

Nato Monty Noserovitch il 4 aprile 1928 nell'East End di Londra, Norman inizia la sua carriera lavorando con alcune band e in uno spettacolo di varietà con il comico Benny Hill, prima di scrivere canzoni per i rocker britannici Cliff Richard e Tommy Steele.

Il contatto di Monty Norman con il mondo di Bond comincia quando il produttore Cubby Broccoli, che aveva lavorato con lui per il musical teatrale Belle, gli chiede di creare la colonna sonora per il primo film della saga, Licenza di uccidere (1962). Belle infatti non era andato molto bene, ma Broccoli era rimasto impressionato dal lavoro del compositore è così lo invita a fare una chiacchierata con lui e il produttore Harry Saltzman nel loro ufficio a Londra.

"Mi disse che avevano appena acquistato i diritti dei romanzi di James Bond di Ian Fleming e che li avrebbero trasformati in film", ricorda Norman. "Il primo sarebbe stato Licenza di uccidere e [mi chiedevo se] mi sarebbe piaciuto fare la colonna sonora". Il compositore rievoca anche come, quando stava per lasciare quella riunione, un assistente si avvicinò e gli disse: "Vedi se riesci a trovare un buon tema per questo film, perché credo che ci siano due film e una serie televisiva in ballo".

All'inizio il compositore era riluttante, perché stava già lavorando a due altri spettacoli teatrali, e così, per convincerlo, i produttori gli proposero di recarsi con la moglie di allora, l'attrice-cantante Diana Coupland, in Giamaica, dove si stava girando il film, pagando tutte le spese. "Beh, questo fu il fattore determinante per me!", ha raccontato Norman in un articolo pubblicato sul suo sito web. "Pensai che, anche se Licenza di uccidere si fosse rivelato una schifezza, almeno avremmo avuto il sole, il mare e la sabbia a testimoniarlo!".

Per comporre il celebre motivo, Norman ha ripreso un brano che aveva scritto per un adattamento musicale del romanzo Una casa per Mr. Biswas di V.S. Naipaul, spostando il riff chiave dal sitar alla chitarra elettrica. "Dal momento in cui l'ho fatto, sapevo di avere il tema di James Bond", ha dichiarato. "Volevo il personaggio, il mistero, l'atmosfera, ed era tutto lì". Il risultato è stato utilizzato in tutti i 25 film della saga di 007.

Non è stata però l'unica musica che scrisse per Licenza di Uccidere. Underneath the Mango Tree si sente quando Ursula Andress, nei panni di Honey Ryder, la prima Bond girl, emerge come una silfide dal mare ed è sorpresa di incontrare il Bond interpretato da Sean Connery. Nel film, è Diana Coupland a doppiare la voce dell'attrice per la canzone.

Successivamente, inizia una lunga battaglia di Norman per farsi riconoscere la paternità dell'opera. Tutto inizia quando la rivista Melody Maker suggerisce che Norman aveva comprato il tema da un musicista giamaicano per 100 dollari. "Mi è stato detto che si trattava di diffamazione e che avrei dovuto fare qualcosa al riguardo", ha poi commentato il compositore. "Ma la mia sensazione era che avrei dovuto cercare di trovare questo 'vecchio giamaicano' e fargliene scrivere altri per me, e gliene avrei dati altri cento".

Per confondere le cose, i produttori, che secondo alcuni non erano soddisfatti delle orchestrazioni di Norman, ingaggiano così John Barry per riarrangiare la colonna sonora. Nel corso degli anni Barry, che ha scritto le musiche per i successivi film di Bond, è stato sempre di più associato al famoso tema di Bond, al punto che il ruolo di Norman è stato sempre più dimenticato.

Nel 2001, il Sunday Times pubblica un articolo con il titolo "Theme tune wrangle as 007 shaken and stirred", in cui si sostiene che Norman non avesse scritto il tema, e quest'ultimo aveva così denunciato il giornale per diffamazione. La causa presso l'Alta Corte di Giustizia ha riguardato un momento bizzarro in cui Diana Coupland, all'epoca ex moglie del compositore, è stata interrogata su una visita che Barry aveva fatto nel loro appartamento quando veniva suonato il motivo. Alla domanda su come facesse a sapere che Norman l'aveva suonato a Barry, e non il contrario, Coupland aveva risposto: "Monty è il peggior pianista del mondo: non potrei scambiarlo per niente al mondo". Norman ha poi vinto la causa e ottenuto un risarcimento di 30.000 sterline più spese per oltre 500.000 sterline. Come disse in seguito: "C'è un vecchio detto nel mondo dello spettacolo: nessuno discute per un flop".

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FONTE: The Age

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