Mister Miracle: Tom King e Mitch Gerads commentano la vittoria agli Eisner | Comic-Con 2019
Grazie a Mister Miracle, Tom King e Mitch Gerads hanno trionfato agli Eisner: ecco il commento dei due dopo la consegna dei premi
Alpinista, insegnante di Lettere, appassionato di quasi ogni forma di narrazione. Legge e mangia di tutto. Bravissimo a fare il risotto. Fa il pesto col mortaio, ora.
Gerads - Devo gran parte di questo premio a Jack Kirby, una percentuale enorme. Sono felice di averlo detto durante la cerimonia.
King - Sapevamo dal primo giorno di lavoro che la nostra missione sarebbe stata realizzare una lettera d'amore nei confronti di Jack Kirby. Non esisterebbero i comics senza di lui e non si può parlare di comics senza parlare di Kirby.Gerads - Il successo degli ultimi due anni è una cosa pazzesca. Ricevi un premio e te ne torni a casa, poi realizzi che le persone che ti hanno votato sono i tuoi colleghi, quelli che fanno il tuo stesso mestiere. E la cosa ha un peso enorme, perché noi non facciamo quel che facciamo per ricevere premi, ma questo riconoscimento è comunque una cosa splendida. Negarlo sarebbe una follia.
King - Credo che metta anche un po' d'ansia. Ora dobbiamo continuare a migliorarci, perché abbiamo una responsabilità verso i nostri lettori, i nostri fan. Non fermarci e non fare schifo. Dobbiamo continuare a mantenere la qualità del nostro lavoro. Abbiamo creato delle aspettative e dobbiamo soddisfarle con il nostro prossimo progetto, oltre a fare tutto il resto. Quindi da un lato si grida di gioia, dall'altro questo è solo il primo passo di una nuova salita.
Gerads - Dopo aver alzato l'asticella, ti rendi conto che è tutto nelle tue mani e che tornare verso il basso non va bene. L'unica possibile direzione è in altro.
King - Se vincere per due anni consecutivi è una prova che lavorare con Mitch fosse una buona idea? No. Essere il padrino di suo figlio è la conferma. Quando mi ha chiesto se volessi farlo, sono rimasto a bocca aperta. Un momento davvero speciale. I premi sono grandiosi, ma è questa la cosa che mi ha toccato personalmente.
Gerads - Ho l'occasione di realizzare fumetti assieme al mio miglior amico quindi... ecco la conferma che voglio. E l'unica di cui ho bisogno. Facciamo cose che mi fanno sentire di contribuire a un'opera d'arte. Il che suona retorico e tutto quello che volete, ma è anche la verità. Ho l'impressione di lavorare in modi che non sono concessi a moltissimi nel mondo del Fumetto. Ed è tutto merito di questo tizio al mio fianco.
King - Non vedo l'ora di vedere il nostro crollo inevitabile crollo.
Gerads - Sarà spettacolare.
King - Cosa si metterà tra noi? Ho idea che il mio cane sarà la nostra Yoko Ono. Tu mi griderai che non ti piace il mio cane e io ti urlerò in faccia che gli voglio bene.
Gerads - Sarò il tuo Biggie e tu il mio Tupac.
King - Tutti dovranno scegliere tra parole e disegni. Nessun compromesso!
Entrambi hanno un rapporto speciale con Mister Miracle. Gerads ammette di essere immerso nei personaggi in maniera quasi malata, tanto da sentirli tutti quanti come reali. King si è sentito di lavorare al progetto perfetto, nel momento perfetto e con le persone perfette per realizzarlo.
Gerads - Noi non sentiamo di avere molti limiti. Semplicemente, raccontiamo la storia come siamo capaci di farlo. Non ho mai l'impressione cosciente di voler rompere delle barriere, cambiare qualcosa rispetto al passato. Non mi siedo a pensare cosa nessuno abbia mai fatto per farla io per primo. Noi raccontiamo semplicemente storie su persone che vivono folli avventure.
King - La penso esattamente così. Non sento di stare sfidando delle regole. Semplicemente raccontiamo una vicenda in questa epoca, un'epoca che non è mai accaduta prima. Per questo sembra che siamo degli innovatori.
King ha parlato del suo impegno come sceneggiatore per il film New Gods e lo ha definito come il tentativo di tenere assieme due persone geniali: da un lato Jack Kirby, creatore del Quarto Mondo e dei personaggi della pellicola, e dall'altra Ava DuVernay, regista che, secondo lui, non avrà meno impatto di Kirby sulla cultura popolare e sui media.
King - Sia io che Mitch siamo dei genitori impegnati. Sono uno scrittore, ma scrivo per un terzo della mia giornata, mentre il resto del tempo lo passo come padre e marito. Per due terzi del tempo il mio ruolo è... non so come dirlo, ma è come se il mio ego fosse tagliato in due. Ai miei bimbi non importa nulla se ho vinto un Eisner. A loro interessa solo avere abbastanza formaggio filante in frigo.
Gerads - Ho vinto tre Eisner, e potrà anche capitare che cammini per strada e mi fermino, mi stringano la mano per giorni interi. Ma vi assicuro che, appena varcata la soglia di casa, sentirò mia moglie dirmi che bisogna spostare un mobile, o qualcosa del genere. Quindi no, nessun ego.
Vincere è stato splendido, ma non siamo arrivati a questo risultato da soli. Abbiamo un intero team che ce lo ha permesso. Il nostro letterista, Clayton Cowles, il nostro grande editor, Jamie Rich, la sua grandiosa assistente, Brittany Holzherr. E poi Maggie Howell che era con noi all'inizio, e Molly! Molly Mahan. E poi le nostre mogli, Colleen e Lauren.
King - Se guardate la prima pagina dell'ultimo numero di Mister Miracle, trovate un pubblico, e in mezzo a quelle persone c'è tutta la nostra squadra. Questo era il nostro modo di dire che non siamo solo io e Mitch a realizzare tutto questo, ma che si tratta di un lavoro collettivo, cosa di cui sono davvero orgoglioso.
Fonte: Comics Beat