Milanoir, il poliziottesco si fa videogioco - Focus Indie
Milanoir promette di portare la violenza e le atmosfere del poliziottesco nel videogioco: la produzione di Italo Games è protagonista del nuovo episodio di Focus Indie
Il carcerato che esce di prigione può essere l'Ugo Piazza di Milano calibro 9, qui è Piero, che termina in maniera inaspettata il suo soggiorno al fresco, e non fa nemmeno in tempo a chiedersi il perché prima che venga immischiato in una storia che, come da stilemi del genere, nulla lesina. Donne, droga, intrighi e soprattutto piombo, tanto piombo. La violenza è elemento imprescindibile del genere ispiratore del gioco di Italo Games, e allora che violenza sia, declinata attraverso i canoni videoludici dell'action adventure con visuale dall'alto. I richiami sono quelli dei primi due GTA, ma Milanoir esprime una forte identità, sia dal punto di vista del gameplay che da quello estetico.
Cerca, la produzione indie, di esaltare la violenza attraverso le capacità del protagonista. Sparare di per sé è poca cosa, avere un arsenale ricco non serve a niente se non lo si sa utilizzare: ecco allora che si dona al protagonista una certa mobilità, che gli permette di correre, saltare, rotolare, mettersi al riparo, utilizzando le coperture in maniera dinamica. L'azione vuole essere intensa e fluida, anche varia, offrendo fasi particolari, magari a bordo di qualche mezzo. L'importante è tenere sempre elevato l'indice dell'adrenalina.
Le premesse sono quanto basta a far drizzare le antenne al giocatore. Azione, violenza, stile ed un pizzico di nostalgia: per ora stuzzicano, in attesa di riparlarne tra qualche mese (il gioco dovrebbe arrivare a metà 2017).